Pane e salame, che bella tradizione. A volte bastano giusto un paio di ingredienti per toccare la felicità. Pane e salumi, niente di più semplice. Semplice, ma talmente ricco di sapore da essere promotore di gustosi sorrisi, sorrisi sempre più larghi all’aumentare di qualità dei due elementi principe. Per questo e per suggerire l’ennesimo motivo di tour tra colli e valli dell’Astigiano, propongo un itinerario da pane e salame, in quattro borghi, da scoprire tra un morso e l’altro. Itinerario che comincia dal pane. Pane eccezionale, artigianale al massimo e curato maniacalmente per ingredienti e cotture. Due i posti: Agliano Terme e Sessant, frazione a nord di Asti.
Ad Agliano Terme, dopo un giro nel concentrico del paese fino alla alta piazza della Torre dell’Acquedotto, dopo la visita del BAart, posto bellissimo dove si incontrano arte e Barbera d’Asti, ospitato nell'affascinante ex Confraternita di San Michele, chiesa sconsacrata di fine '600, regalatevi il pane di Roberto Alciati. Un paio di pani di Carlo Alberto, quelli con acciughe e noci, e una pagnottona integrale credo possano bastare. In macchina avrete un sacchetto che urla assaggiami, assaggiami, ma voi, stoici, resistete, che riempiti di salumi, boom!
Poi, per trovare democratica pluralità d’espressione e moltiplicare i piaceri da lievitati, passate a Sessant. Passate da L'Antico Sapore di Pane per far scorta di pane fatto come si deve, buono e curato nei dettagli. Farine di qualità, locali, lievitazione naturale e forno a legna. Risultato: prodotti buonissimi. Quando ci passerete non perdetevi, tra le varie forme, il Fiorone, grandioso, e non perdetevi di rimirare, appena presa la provinciale che vi porta verso il Nord Astigiano, l'antico castello Belvedere, imponente costruzione che domina la vallata sottostante, a Serravalle d’Asti. Ora frazione del capoluogo, tra le prime comunità a cogliere il supporto di Asti per affrancarsi dal signore del luogo diventando Villanova già nel XII secolo.
Bene, il pane c’è, ora è da riempire di salame e salumi. Qui la scelta è indubbiamente più ampia e sempre di notevole qualità, ma si deve scegliere, devo scegliere e consiglio di allungare il passo fino a Cocconato, a poco più di 20 chilometri da Serravalle d’Asti. In teoria, una ventina di minuti di guarda lì e guarda là, sempre riusciate a resistere alle sirene del Romanico Astigiano che è florilegio unico di quel pezzettino di territorio. A Cocconato, camminate un po’ per il centro storico del paese e scoprite perché sia stato premiato dal Touring con la Bandiera arancione ed eletto tra I Borghi più belli d’Italia. Poi perdetevi tra profumi e sapori nel punto vendita di un grande artigiano del gusto, il Salumificio Ferrero. Spettacolari salami, salumi e quella meraviglia che è il Crudo di Cocconato.
Per chiudere, in bellezza, Ferrere, terra di miele, celebrato con un concorso-fiera che ogni anno cresce per presenze e notorietà. Da Cocconato sono una trentina di chilometri verso sud, immersi tra boschi, morbide colline e natura quasi intoccata. Subito fuori paese, in località Cantoni, da non perdersi un antico castagno dal fusto che supera i 6,5 metri di circonferenza, inserito nell'elenco degli alberi monumentali del Piemonte. Il posto dei salumi invece è l’AgriSalumeria Luiset dove allevano i loro maiali all’aperto, convinti, giustamente, che il cardine di filiera e qualità sia tutto lì. Impossibile uscire dal loro punto vendita aziendale senza un bel Salame dal Cordino Rosso: miele come aiuto alla conservazione. e sapore impreziosito grazie all’aggiunta di Nebbiolo. Caldamente suggerito anche un bel pezzo della loro spettacolare Galantina.
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