Barbera e Asti DOCG rappresentano due pilastri fondamentali del panorama vitivinicolo piemontese e simboli riconosciuti di un territorio il cui paesaggio vitivinicolo è Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Per continuare a garantire il successo e la valorizzazione di queste eccellenze, i rispettivi Consorzi sono attivamente impegnati su più fronti strategici: dalla promozione intensiva sui mercati esteri chiave, come gli Stati Uniti, alla fondamentale tutela legale attraverso nuovi strumenti di protezione del marchio.
Asti Docg punta sull'America per superare le barriere commerciali
Il Consorzio Asti Docg ha intensificato la propria presenza negli Usa con l'obiettivo di contrastare le barriere commerciali imposte dall’Amministrazione americana e incrementare la promozione delle proprie denominazioni. L'ente ha organizzato due eventi a forte impatto evocativo per raggiungere il pubblico statunitense. Il primo è una "maxi campagna pubblicitaria Out of Home" (fuori casa) a New York, predisposta in vista del National Moscato Day del 9 maggio.
L'iniziativa prevede l'affissione di mille poster, banner posizionati su duemila taxi e cinquanta digital adv collocati in aree ad alto traffico di Manhattan, Brooklyn e Queens. Con il claim “It’s Asti… Moscato d’Asti for your Moscato Day”, la campagna mira a valorizzare e promuovere il Moscato d’Asti, la tipologia più conosciuta a livello internazionale e per cui gli Stati Uniti rappresentano il principale mercato di esportazione.
Secondo le elaborazioni del Consorzio, nel 2024 gli USA hanno assorbito oltre la metà dei 33 milioni di bottiglie di Moscato d'Asti prodotte, per un totale di quasi 19 milioni di pezzi e un giro d’affari che sfiora i 100 milioni di euro. A queste si aggiungono oltre 5 milioni di bottiglie di Asti Spumante consumate negli Usa, mercato che per questa tipologia è la terza area di sbocco mondiale.
Il secondo evento è la partecipazione alla terza edizione di Italy on Madison (13-15 maggio), un'iniziativa a New York dedicata all’eccellenza italiana. Asti Spumante e Moscato d’Asti saranno i "sparkling wine dell’iniziativa" presso la sede di Ice-ITA, con attività come "welcome glass", "refreshment", tasting desk e spritz a base di Asti Spumante. Il Consorzio Asti Docg coinvolge 51 comuni tra Alessandria, Asti e Cuneo, su circa 10mila ettari, con una produzione media annua di 90-100 milioni di bottiglie.
Barbera d'Asti ottiene il marchio collettivo europeo per una maggiore tutela
Sul fronte della tutela legale, il Consorzio Barbera d'Asti e Vini del Monferrato ha annunciato un traguardo importante: l'Ufficio Europeo per la Proprietà Intellettuale (EUIPO) ha concesso in data 18 aprile 2025 il "marchio collettivo" n. 018956876 "BARBERA D'ASTI".
Vitaliano Maccario, presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, ha commentato: "Siamo orgogliosi di aver ottenuto questo marchio collettivo, un traguardo importante che rappresenta una pietra miliare per le aziende consorziate.", aggiungendo che il marchio garantirà una "tutela ancora maggiore della Barbera d’Asti sul territorio dell’Unione Europea" e che si sta lavorando per estendere questa registrazione anche sui "mercati extra europei". Si tratta, prosegue Maccario, di uno "strumento fondamentale per consolidare e valorizzare il posizionamento della Barbera d’Asti" nel panorama internazionale, rafforzando la fiducia dei consumatori.
La titolarità del marchio appartiene al Consorzio, che svolge la funzione di garanzia dell'origine, della natura e della qualità dei prodotti. La procedura di registrazione è stata curata dallo Studio Legale Merlo di Asti. Il marchio collettivo opera in sinergia con la denominazione geografica (DOCG) e consente ai produttori un ulteriore vantaggio competitivo, superando i limiti delle denominazioni e qualificando l’identità e la provenienza del Barbera sul mercato. È stato registrato anche in settori affini (ristorazione, hotellerie, eventi, formazione) per supportare la promozione.
A corredo del marchio, sono stati redatti un apposito regolamento (che definisce condizioni d'uso e requisiti di qualità) e un logo distintivo. Il regolamento disciplina l'uso del marchio da parte dei soci, che potranno riprodurlo su retroetichette, confezioni e comunicazioni aziendali, fornendo un'ulteriore garanzia per i consumatori. Il logo, ha concluso il Presidente Maccario: "rappresenta il simbolo forte di questa visione", con l'impronta digitale che non solo certifica "l'autenticità e l'unicità del territorio, ma simbolizza anche la comunità". Il 2025 si conferma quindi un anno di grande fermento per il Consorzio, impegnato a rendere la Barbera d'Asti un simbolo contemporaneo di eccellenza e qualità.