Sanità - 06 maggio 2025, 12:51

Sanità e sociale, il Pd accusa la giunta Cirio: "Letteralmente abbandonati anziani, disabili e minori"

La dura presa di posizione dopo l'audizione in commissione degli enti gestori: "Manca il dialogo con la giunta, vive solo di annunci"

Sanità e sociale, il Pd accusa la giunta Cirio: "Letteralmente abbandonati anziani, disabili e minori"

La giunta regionale del Piemonte guidata da Alberto Cirio è accusata di aver "letteralmente abbandonato" gli anziani non-autosufficienti, il mondo della disabilità e i minori in difficoltà. L'accusa arriva dal Partito Democratico regionale, che riporta le "parole chiare e durissime" pronunciate in commissione dagli enti gestori, sia profit che no-profit, delle comunità residenziali ed educative.

Secondo quanto riferito da Domenico Rossi, Segretario regionale e consigliere regionale, e Nadia Conticelli, presidente dell’Assemblea e consigliera regionale del PD, gli enti gestori hanno mosso una "denuncia senza appello" contro l'esecutivo regionale, definito "opossum, che si finge morto" in assenza di un dialogo che sarebbe stato interrotto dalla fine dello scorso anno.

La "situazione è drammatica e rischia di implodere in pochissimo tempo", proseguono gli esponenti dem. Già a giugno, diverse strutture potrebbero non essere in grado di pagare le quattordicesime. Se la Regione non rispetterà gli impegni presi con la Dgr del 2024 sul "patto per un welfare innovativo e sostenibile" e non stanzierà le risorse necessarie, "a pagare le conseguenze saranno lavoratrici e lavoratori e gli utenti che rimarranno senza servizi". Questo scenario, sottolinea il PD, sarebbe una "vera e propria catastrofe socio-sanitaria" che rischia di generare "lavoratori fragili, disoccupati" e di "scaricare un peso insostenibile sulle famiglie". A riprova della criticità, viene evidenziato come già oggi "due terzi delle richieste di accreditamento per gli anziani non auto-sufficienti non vengono accolte".

Dal punto di vista del tessuto imprenditoriale, il timore è che, senza un intervento tempestivo, "rimarranno in piedi solo le grandi multinazionali", mentre andranno a morire le piccole realtà che mettono la persona al centro e che svolgono un'importante funzione pubblica da decenni in Piemonte. Il nuovo piano socio-sanitario, in questo contesto, "parte sotto i peggiori auspici", e i problemi, ribadisce il PD, non si risolvono con gli annunci, ma richiedono scelte puntuali e tempestive.

Secondo il consigliere regionale Fabio Isnardi, questo "atteggiamento irrispettoso verso l’intero comparto socio-assistenziale rischia di lasciare segni profondi nell’Astigiano", territorio già colpito da una grande crescita di casse integrazioni e precarietà. Isnardi ricorda anche la "ferita ancora aperta della Casa di Riposo Città di Asti e di tutte le strutture residenziali chiuse oppure in difficoltà". Sulla stessa linea la segretaria provinciale Elena Accossato, che chiede alla Regione di "smetterla di temporeggiare e cominciare ad agire, prima che sia troppo tardi", concordando sulla necessità di un intervento immediato.

Redazione


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