Attualità - 08 maggio 2025, 09:56

Incontro ad Asti sul recupero di immobili abbandonati e la loro acquisizione

Sarà un'opportunità per discutere di urbanistica, ambiente e diritto all'abitare nel contesto astigiano

Incontro ad Asti sul recupero di immobili abbandonati e la loro acquisizione

Giovedì 15 maggio alle 17.30, presso il Foyer delle Famiglie in via Milliavacca 5 ad Asti, si terrà un incontro/seminario di formazione dedicato alle iniziative nell’astigiano per il recupero degli immobili abbandonati di proprietà privata e alla loro possibile acquisizione al patrimonio comunale.

L'iniziativa è promossa da Forum Salviamo il Paesaggio, Acli Asti, Altritasti, Cittadinanzattiva Asti, Coordinamento Asti Est, Libera Asti, Rete Asti Cambia e Rete Welcoming Asti, con l'obiettivo di diffondere anche nel territorio provinciale i principi della campagna nazionale in corso sull'acquisizione al patrimonio comunale di edifici privati in stato di abbandono.

Questa azione viene presentata come un'opportunità sociale rilevante, in quanto mira a fornire alle amministrazioni comunali uno strumento teorico e pratico per dare nuova vita agli oltre 10 milioni di abitazioni non occupate o non utilizzate presenti in Italia (dati Istat). Parallelamente, si propone di superare le nuove previsioni edificatorie previste dai Piani Regolatori, rappresentando un contrasto concreto al consumo di suolo e al cambiamento climatico. Il tema affrontato tocca diverse sensibilità della società civile, dall'urbanistica all'ambiente, dal diritto all'abitare e alla città alle questioni legate alle migrazioni e all'accoglienza.

La campagna nazionale del Forum Salviamo il Paesaggio, coordinata a livello nazionale da Alessandro Mortarino, originario dell'astigiano, è stata lanciata lo scorso 15 gennaio con l'invio a tutti i Comuni italiani di materiale informativo. In esso venivano evidenziate le analisi storico-giuridiche di Paolo Maddalena, vice presidente Emerito della Corte Costituzionale, sul significato della "funzione sociale" della proprietà privata tutelata dalla Repubblica, e l'esperienza decennale del comune marchigiano di Terre Roveresche. 

Quest'ultimo viene presentato come un esempio concreto di applicazione dell'articolo 42 della Costituzione, che ha portato all'adozione di un Regolamento comunale e di una procedura amministrativa che ha consentito l'acquisizione coattiva di sei immobili e di un terreno abbandonati e degradati, restituiti alla disponibilità della collettività. Tali beni sono stati successivamente affidati a terzi, non ceduti in proprietà ma concessi in diritto di superficie per 99 anni (eventualmente rinnovabili per lo stesso periodo) a fronte di un corrispettivo simbolico di 1 euro, con bandi che privilegiano, ad esempio, le giovani coppie. Questa scelta politica viene distinta concettualmente dall'esproprio, richiamando l'idea che il territorio originariamente appartiene alla collettività, la quale lo cede ai singoli con la legittimità di riprenderne il possesso in caso di non utilizzo.

Nei due mesi successivi al lancio della campagna nazionale, diverse decine di sindaci hanno contattato il Forum per avviare nei propri Comuni un percorso amministrativo simile a quello di Terre Roveresche. Tuttavia, viene sottolineato che nessun Comune astigiano ha finora mostrato una reazione o un'attenzione specifica ai suggerimenti del Forum. Sul tema alcuni consiglieri di minoranza del Comune di Asti hanno presentato una specifica mozione, con l'auspicio che possa stimolare un dibattito istituzionale e politico a livello locale.

Per questi motivi, le associazioni promotrici ritengono necessario avviare iniziative a livello astigiano per favorire un dialogo tra cittadini e amministratori, a partire dall'incontro del 15 maggio, al quale invitano calorosamente la cittadinanza a partecipare.

Redazione

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