I filtri solari vengono abitualmente suddivisi in due gruppi: filtri chimici e filtri fisici. In verità, tutti i filtri solari sono composti chimici in grado di proteggere - attraverso differenti meccanismi d'azione - la pelle dai raggi UV. Tutti i filtri solari sono, infatti, in grado di assorbire, riflettere o diffondere le radiazioni ultraviolette in maniera più o meno accentuata: alcuni di essi ne assorbono una piccola porzione e ne riflettono la maggior parte (filtri detti “fisici”); altri, invece, presentano capacità assorbenti la radiazione maggiori (filtri detti “chimici”).
SPF?
L'SPF = acronimo di Sun Protection Factor (Fattore di Protezione Solare – FPS),indica qual è il grado di protezione che un prodotto solare riesce a garantire contro i raggi UVB. Si tratta di un indice espresso attraverso un valore numerico che si trova sempre sulle creme solari: più è alto il numero, maggiore è la protezione offerta dalle radiazioni ultraviolette.
È bene precisare che il valore di SPF si riferisce alla protezione fornita dal prodotto nei confronti dei raggi UVB e non dei raggi UVA!
· I raggi UVB che sono quelli che colpiscono la nostra pelle più in superfice , stimolano la produzione di melanina ,sono responsabili dell'abbronzatura duratura, poiché stimolano la melanogenesi che prosegue anche al termine dell'esposizione al sole. Di contro, sono eritematogeni e responsabili delle scottature; allo stesso tempo, sono in grado di alterare il materiale genetico presente nelle cellule cutanee, aumentando così il rischio di comparsa di tumori della pelle.
· Gli UVA sono raggi più pericolosi, perché colpiscono il derma in profondità. Queste radiazioni sono responsabili della pigmentazione immediata della pelle, ma l'abbronzatura da esse conferita è effimera e svanisce nel giro di poche ore (fenomeno di Meyrowsky). Questo avviene perché gli UVA stimolano il processo di maturazione della melanina già presente nei melanosomi trasferiti ai cheratinociti. Allo stesso tempo, a causa dell'elevato potere di penetrazione, queste radiazioni possono alterare e distruggere collagene, elastina e capillari, provocando danno cutaneo anche sul lungo termine. Proprio per questo meccanismo d'azione, i raggi UVA sono ritenuti i principali responsabili del fotoinvecchiamento (o photoaging), ma anche della foto-immunosoppressione, dei fenomeni di fototossicità e dei fenomeni di fotoallergia.
I prodotti solari devono obbligatoriamente contenere anche filtri che siano in grado di proteggere la pelle dalle radiazioni ultraviolette di tipo A:
La protezione dai raggi UVA garantita deve essere uguale o superiore a 1/3 della protezione fornita contro i raggi UVB. Pertanto, all'aumentare dell'SPF, dovrà aumentare anche il livello di protezione contro le radiazioni ultraviolette di tipo A.
A questo proposito, si ricorda che i prodotti solari devono riportare sulla confezione un simbolo standardizzato, UVA , al fine di segnalare ai consumatori che il prodotto in questione - oltre a proteggere dai raggi UVB - protegge anche dai raggi UVA.
Fino a qualche tempo fa, sulla confezione dei prodotti con SPF superiore a 50 era riportata la scritta "schermo totale" o "protezione totale". Attualmente, simili diciture non possono più essere utilizzate, poiché nessun prodotto solare è in grado di garantire una protezione assoluta e totale dalle radiazioni ultraviolette.
Gli integratori per l'abbronzatura
Sono sostanze a base di CAROTENOIDI utili a migliorare la fotoprotezione e a contrastare gli effetti nocivi dei raggi ultravioletti: BETACAROTENE,ASTAXANTINA,LICOPENE,LUTEINA.
Se consideriamo l'esposizione ai raggi ultravioletti come un potenziale fattore stressante, infatti, l'utilizzo di un complemento per l'abbronzatura può essere utile per attivare la melanina e potenziare i naturali meccanismi di protezione della pelle.
In particolare, gli integratori per l'abbronzatura:
- Stimolano la sintesi di pigmenti protettivi della pelle, come la melanina;
- Favoriscono la formazione del collagene ed il mantenimento di una pelle normale e abbronzata;
- Proteggono la pelle dall'azione dannosa delle specie reattive dell'ossigeno (radicali liberi);
- Riducono l'eventuale reazione infiammatoria associata all'eccessiva esposizione al sole, come edema, arrossamento e comparsa di bolle.
Se usati in associazione con cosmetici che proteggono la pelle, riflettendo e/o attenuando le radiazioni grazie all'attività dei filtri solari, gli integratori per l'abbronzatura sono quindi un valido aiuto per ottenere un colorito intenso e mantenerlo più a lungo.
Alimentazione
Il betacarotene è un pigmento naturale che funge da precursore della vitamina A.
Il betacarotene non accelera il processo di abbronzatura, ma agisce da antiossidante e protegge la pelle dai danni causati dai raggi UV riducendo, così, il rischio di scottature e dando una colorazione più uniforme.
Si trova nella frutta e verdura di colore giallo, arancione e rosso, come ad esempio carota, zucca, patate dolci e peperoni.
Una volta assorbito viene convertito in vitamina A nel fegato.
La biodisponibilità (ossia l'assorbimento) del betacarotene c'è se viene cotto a basse temperature e assunto insieme a una fonte di grassi, come ad esempio l'olio extravergine di oliva.
Un'eccessiva assunzione di betacarotene conferisce alla pelle un colore giallo -arancione, situazione di carotenemia, che rientra nel momento in cui si sospende l'assunzione di betacarotene.