Questa mattina Costigliole d'Asti ha vissuto l'iniziao di una giornata che il sindaco Enrico Alessandro Cavallero non ha esitato a definire "senza dubbio tra quelle più importanti e significative nella storia del nostro comune e anche del nostro territorio", con riferimento alla presentazione dei restauri del Salone degli Specchi del casstello Asinari. L'evento, moderato dal giornalista Carlo Cerrato, ha messo in luce l'impegno dell'amministrazione e il sostegno di importanti istituzioni nel valorizzare un simbolo del patrimonio locale.
Nel suo intervento, il sindaco ha espresso la portata dell'iniziativa: "L'emozione è indescrivibile sia per i contenuti che andremo ad esprimere oggi e sia per l'autorevolezza delle persone presenti", ha esordito il primo cittadino, ringraziando collaboratori e presenti. Cavallero ha sottolineato la duplice natura del patrimonio comunale: "Avere tra i beni del Comune un territorio unico con tante dimore, monumenti, punti paesaggistici, un museo, un maniero come quello in cui vi trovate, superbo e ricco di storia, rappresenta senz'altro un grande punto di forza, ma anche un'importante responsabilità".
La visione del sindaco è chiara: "Abbiamo pensato che la valorizzazione del patrimonio storico culturale del paese possa essere declinata anche come sviluppo della conoscenza per migliorare, rafforzare non solo il valore identitario del patrimonio e di comunità, ma anche come volano di sviluppo economico e sociale". Una strategia che, come illustrato dal sindaco, sta portando risultati tangibili: "Le strutture ricettive nel 2018 erano 28, oggi nel 2024 sono 66. Le presenze estere a Costigliole nel 2024 sono state del 74%. Le presenze turistiche rispetto al 2023 a Costigliole aumentano del 21,05% e rispetto al 2018 del 54,5%. Le presenze turistiche nel 2023 ci sono state 24.000, nel 2024 ne sono state registrate 29.000, di cui 22.000 provenienti dall'estero". Tuttavia, ha precisato, "non abbiamo mai pensato alla valorizzazione in un modo limitativo solo per portare risorse economiche e turisti. Tutto ciò sarebbe fuorviante. Si valorizza un territorio anche e soprattutto con lo sviluppo e la creazione di conoscenze legate alla sua storia, alla sua cultura, alle tradizioni, in altre parole alla sua identità".
Il sindaco ha poi evidenziato il ruolo cruciale delle collaborazioni. Un ringraziamento speciale è andato alla professoressa Anna Maria Poggi, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, per il significativo apporto finanziario: "La sua presenza oggi è significativa perché la Fondazione CR è da sempre attenta alle esigenze dei territori. Lo splendido salone che ci ospita... è stato finanziato grazie a un bando della Fondazione CR". Altrettanto fondamentale l'intervento del dottor Mario Turetta, Capo Dipartimento per le Attività Culturali del Ministero della Cultura (MIC) e Direttore Delegato dei Musei Reali di Torino. "La sua attenzione per Costigliole ha significato una svolta significativa per il completo restauro del castello", ha affermato Cavallero, menzionando un finanziamento ministeriale di 2.230.000 euro. Un altro motivo di "grande soddisfazione" è stato il recente via libera al trasferimento dell'archivio storico della famiglia Asinari di San Marzano. Con orgoglio, il sindaco ha concluso: "Il castello di Costigliole... tornerà a breve ai suoi fasti". Concetto che ha rimarcato anche nel corso della video intervista che ci ha concesso.
Il castello Asinari, tra passato e futuro
Un'immersione nella ricca storia del maniero è stata offerta da don Paolo Prunotto, direttore della Commissione Diocesana di Arte Sacra di Asti, che ha ripercorso le tappe fondamentali della vita del castello, dalla sua fondazione come fortezza militare all'acquisizione da parte della famiglia Asinari nel 1341, descrivendo le trasformazioni in residenza signorile, le suddivisioni interne tra i vari rami della famiglia, le dispute e la "gara" agli abbellimenti con i conti Verasis, co-proprietari dal 1705. Don Prunotto ha anche dettagliato le tre fasi decorative della sala appena restaurata (1759 Fratelli Galli; 1762 Fratelli Galliari; 1771-72 Fratelli Pozzo) e la presenza di simboli massonici legati al marchese Filippo Valentino Asinari.
La parola è quindi passata all'architetto Rita Gonella, responsabile dell'Ufficio Tecnico Comunale, che ha illustrato nel dettaglio i lavori svolti e i progetti futuri. "Il mio intervento riguarda un po' il racconto dei restauri delle decorazioni che sono avvenute negli ultimi anni, praticamente da quando dal 2010 il Comune è entrato in possesso di questo castello", ha esordito. Tra i primi interventi, lo scalone d'ingresso nel 2015 e il salone principale di rappresentanza nel 2017. Riguardo alla sala appena restaurata, ha spiegato: "Nel 2022 sono iniziati i lavori che hanno riguardato questa sala. Sono stati realizzati due lotti di lavori... il primo nel 2022 all'interno di un progetto più ampio finanziato da un importante contributo regionale del Fondo Europeo... Il secondo lotto invece è stato concluso a gennaio di quest'anno... con il bando restauro cantieri diffusi della Fondazione CR Asti e in parte col cofinanziamento del Comune".
"Il salone all'inizio degli interventi era veramente in pessime condizioni di conservazione", ha continuato l'architetto, descrivendo problemi strutturali, distacchi di intonaci, lesioni e macchie. "I lavori hanno quindi riguardato tutte le decorazioni degli stucchi, le decorazioni delle pareti, il riposizionamento delle modanature delle cornici... il recupero è poi proseguito con la ripresa pittorica e con la ripresa delle dorature sopra le cornici... Le opere sono state completate con il restauro degli specchi".
Per il futuro, l'architetto Gonella ha annunciato: "Il Ministero della Cultura ha stanziato i fondi che servono per il completamento delle opere... Servono opere impiantistiche... sugli impianti antincendio, poi ci saranno gli allestimenti dei percorsi di visita, il restauro dello scalone in pietra, ma soprattutto un ulteriore gran importante stanziamento per il recupero delle altre sale qui del piano nobile. Sono nove ambienti che hanno ancora bisogno di un restauro. La spesa complessiva sarà di 2.230.000 euro". Importanti anche i piani per il parco: un primo intervento da 450.000 euro riguarderà il rifacimento del chiosco, seguito da un progetto più vasto da circa 2 milioni di euro. "Questo è l'obiettivo finale", ha concluso la Gonella, "di arrivare a un bene rifunzionalizzato completamente e fruibile completamente in modo attrattivo".
Alla conferenza erano presenti numerose autorità, tra cui il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, Livio Negro, il questore di Asti, Marina Di Donato, il comandante provinciale dei Carabinieri, Colonnello Paolo Lando, e diversi sindaci del territorio, a testimonianza dell'ampio interesse e sostegno per il futuro del maniero di Costigliole d'Asti.