Eventi - 12 maggio 2025, 12:31

Settantacinque anni in sella per il Vespa Club Asti [GALLERIA FOTOGRAFICA]

Una giornata speciale per il sodalizio astigiano, tra il taglio del nastro, l'omaggio ai protagonisti del passato e l'annuncio di un futuro ambizioso con il ritorno dello storico Raduno del Barbera d’Asti

Una ricca galleria fotografica dell'inaugurazione

Una ricca galleria fotografica dell'inaugurazione

Sabato il Vespa Club Asti ha celebrato un doppio, significativo traguardo: l'inaugurazione della sua nuova sede (via Cesare Battisti, 22 ingresso dal portone a fianco del negozio "Dimensione Sport") e il 75° anniversario dalla fondazione del club, avvenuta nel 1950. Un momento di festa che ha saputo unire il passato glorioso con uno sguardo proiettato verso il futuro, alla presenza delle autorità cittadine e di numerosi appassionati.

La nuova casa del Vespa Club Asti si presenta immediatamente come un luogo dove la passione per l'iconico scooter italiano è palpabile. Una scelta scenografica e audace ha visto una rara Vespa 90SS essere appesa al centro delle scale, quasi a dare il benvenuto. Una Vespa 125 Utilitaria trova invece posto sopra un armadio, mentre un esemplare della 98 2ª serie, considerata la "regina delle vespe", è stato messo in risalto nelle foto scattate durante le premiazioni, testimoniando l'evoluzione di un mito senza tempo.

L'inaugurazione ufficiale è stata sottolineata dal tradizionale taglio del nastro, eseguito dal sindaco Maurizio Rasero, a conferma del riconoscimento istituzionale per l'importanza e l'attività del club nel tessuto cittadino e provinciale. Presente alla cerimonia anche l'assessore Riccardo Origlia.

La giornata di festa è proseguita con un emozionante momento dedicato alla premiazione dei soci e dei protagonisti che hanno segnato la storia del Vespa Club Asti con la loro passione, le loro imprese e la loro fedeltà. Riconoscimenti che hanno voluto onorare chi ha contribuito a costruire l'identità del club.

Tra i premiati che rappresentano le radici storiche del sodalizio, spiccano i nomi di soci e corridori degli anni '60, figure che hanno portato in alto i colori del Vespa Club Asti anche nelle competizioni. Sono stati riconosciuti Franco Massano ed Enrico Conti. Un tributo particolarmente sentito è stato dedicato alla memoria di Angelo Filippi, scomparso, che fu campione d’Europa regolarità nel 1969 gareggiando proprio con i colori di Asti. A ritirare il premio in suo onore è stata la moglie, in un momento di commossa condivisione.

Due riconoscimenti speciali hanno voluto sottolineare l'importanza della tradizione e dello spirito d'avventura che animano il club. Elda Perosino è stata insignita del titolo di "Presidente Onorario", un giusto tributo alla sua figura cruciale: proveniente dalla famiglia legata alla Piaggio di Asti, fu proprio lei a dare vita allo stesso Vespa Club. Il socio Roberto Genovese è stato invece premiato per la sua straordinaria impresa in solitaria compiuta lo scorso anno (2024), il viaggio "In Vespa in capo al mondo", che lo ha portato fino a Capo Nord in sella al suo scooter, dimostrando che lo spirito d'avventura dei vespisti è più vivo che mai.

Guardando al futuro, il Vespa Club Asti ha lanciato un impegno ambizioso per il prossimo anno: riproporre nel 2026 lo storico "Raduno del Barbera d’Asti". Un evento che negli anni '50 riusciva a richiamare ad Asti oltre 1.000 vespisti da tutta Europa, e che il club intende far rivivere per riaffermare la tradizione, l'ospitalità e l'appeal internazionale del vespismo astigiano, partendo da una storia lunga 75 anni e da una nuova casa piena di simboli e ricordi.

Redazione

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