Attualità - 14 maggio 2025, 11:38

Consegnata la stella Michelin alle Cattedrali: un traguardo che segna l'inizio di un nuovo capitolo [FOTO]

Un riconoscimento che celebra la passione per la cucina e l'impegno di un team giovane e innovativo, portando Asti e Valleandona sotto i riflettori internazionali

Oggi, ad Asti, si è celebrato un evento straordinario: la cerimonia di consegna della stella Michelin al ristorante Le Cattedrali. Un traguardo che segna un punto di partenza per il suo patron, Livio Negro, ma anche per il territorio intero. Emozionato e orgoglioso, Negro ha condiviso il percorso che ha portato alla conquista di questo prestigioso riconoscimento, ribadendo che la stella "è un punto di partenza e non di arrivo", come ha più volte sottolineato.

"Un percorso che è nato nella mia testa, un sogno che oggi è diventato una realtà concreta", ha dichiarato Negro. "Abbiamo iniziato nel febbraio 2024 con un team che è cresciuto e si è stabilizzato, passando da un gruppo di 87 persone selezionate inizialmente a 40 membri stabili, assunti a tempo indeterminato. Questo è un segno di come stiamo costruendo un'azienda solida e prospettica, che offre lavoro e opportunità a tanti giovani".

Nel corso dell'incontro, anche il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, ha voluto esprimere la sua soddisfazione per questo risultato che non solo valorizza il ristorante, ma arricchisce l'intera città. "Asti aveva bisogno di questa stella. Una città che vuole diventare un punto di riferimento turistico e gastronomico non poteva fare a meno di una struttura di eccellenza come questa", ha dichiarato Rasero, evidenziando come l'apertura di Le Cattedrali sia un valore aggiunto per il panorama gastronomico e turistico astigiano.

Rasero ha poi sottolineato l'importanza dell'investimento nel territorio da parte di imprenditori come Livio Negro, che hanno scelto di scommettere su Asti, contribuendo a creare posti di lavoro e a promuovere l'economia locale. "Negro ha deciso di investire nel suo territorio, di credere nelle potenzialità della sua città. Questo è un segnale positivo, che dimostra che quando si ha il coraggio di investire in un progetto a lungo termine, anche nelle difficoltà, i risultati arrivano".

L'imprenditore ha poi raccontato con commozione come la stella Michelin rappresenti una conquista non solo professionale, ma anche umana, frutto di un grande lavoro di squadra, in cui ogni singolo membro del team ha dato il suo contributo per raggiungere questo obiettivo. "Il nostro lavoro in cucina e in sala è il risultato di una filosofia condivisa, di un'atmosfera familiare che ci unisce. Ogni piatto che serviamo è pensato per offrire un'esperienza unica ai nostri clienti".

La cerimonia di oggi ha anche messo in evidenza il valore delle eccellenze locali. "Abbiamo sempre avuto una predilezione per le materie prime del nostro territorio", ha aggiunto Negro. "Sono prodotti che non possono mancare nella nostra cucina, perché rappresentano l'identità del nostro territorio".

Con questa stella Michelin, Asti si guadagna un posto di rilievo nel panorama gastronomico nazionale e internazionale. Un riconoscimento che non solo celebra l'alta cucina, ma anche il coraggio, la determinazione e l'impegno di chi ha deciso di investire nel futuro della città. "Siamo felici di essere parte di questo cambiamento", ha concluso Rasero, "e continueremo a lavorare insieme per fare di Asti una meta turistica e gastronomica di eccellenza".

La presidenza della Fondazione e l'impegno territoriale

Rasero ha sottolineato come la sinergia tra le istituzioni e gli imprenditori locali sia essenziale per il successo di progetti come quello de Le Cattedrali, che ha arricchito l'offerta turistica e gastronomica della città. “L’impegno delle istituzioni e della Fondazione è fondamentale per facilitare il percorso degli imprenditori e garantire che le idee e i progetti possano concretizzarsi. Il nostro obiettivo è creare un ambiente favorevole per chi vuole investire, fare impresa e contribuire al benessere della comunità”.

Concludendo, il sindaco ha ribadito l'importanza di creare reti di collaborazione che possano portare avanti la crescita di Asti e della sua economia, facendo leva sulle proprie risorse e potenzialità.

"Un traguardo che parla di passione e impegno collettivo"

Nel corso della cerimonia di consegna della stella Michelin, anche lo chef Gianluca Renzi, cuore pulsante della cucina de Le Cattedrali, ha voluto condividere il suo entusiasmo e la sua gratitudine per il riconoscimento ricevuto.

"Grazie a tutti, sono molto contento per oggi e per questo straordinario riconoscimento", ha esordito Renzi, visibilmente emozionato. "Come diceva il sindaco e come ha sottolineato il signor Livio, questo è sicuramente un passaggio molto importante per il territorio. La stella Michelin non è solo un premio per la cucina, ma è anche un volano che porta turismo e stimola ogni movimento positivo attorno alla nostra realtà".

Renzi ha poi voluto ringraziare il suo team e, in particolare, Livio Negro per aver creduto in lui e nel progetto. "Voglio ringraziare tutte le persone che hanno reso possibile questo traguardo, in primis il signor Livio, che ha creduto in me, nel nostro territorio e nel nostro lavoro. Un grazie speciale anche al nostro direttore e a tutte le persone che collaborano con noi: ad Alessia, che si occupa della sala, a Mattia, che mi succederà, e a tutti i ragazzi che ogni giorno, con passione e dedizione, contribuiscono a rendere unica questa esperienza gastronomica".

Lo chef ha poi messo in evidenza un aspetto fondamentale della sua filosofia culinaria: il lavoro di squadra e il valore delle nuove generazioni. "Dietro a una struttura così bella e a un risultato così grande, ci sono sempre persone, anche giovani, che con il loro impegno e la loro passione fanno la differenza. C'è una grande volontà di fare bene, di crescere e di imparare, e questo è un aspetto che mi rende davvero orgoglioso. Il mio augurio più grande è che, nel mio piccolo, riesca a insegnare qualcosa a tutti, affinché possiamo crescere insieme e raggiungere tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati".

Alessandro Franco

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