Cultura e tempo libero - 19 maggio 2025, 08:58

Il Giro d'Italia del '65 sullo sfondo del nuovo libro di Franco Testore

Luoghi reali di Asti e figure leggendarie del ciclismo tra le pagine del romanzo che verrà presentato venerdì pomeriggio a Villafranca

Franco Testore (Ph. Giulio Morra)

Franco Testore (Ph. Giulio Morra)

Dopo aver raggiunto il traguardo della pensione, Franco Testore, per molti anni apprezzatissimo primario di Oncologia all'ospedale di Asti, ha intensificato la sua attività letteraria (iniziata, sotto pseudonimo, anni fa), dando alle stampe diversi romanzi. L'ultimo dei quali, intitolato "Come una ruota che gira", verrà presentato venerdì pomeriggio alle 17.30 a Villafranca nell'ambito della rassegna "Astigiani tra i libri", promossa dal Comune in collaborazione con la Biblioteca Civica "Paolo Luotto". L'appuntamento, ad ingresso libero, è fissato in Sala Bordone.

Il libro, edito da Araba Fenice, nasce da una delle grandi passioni di Franco Testore: la bicicletta. Dopo il saluto istituzionale della sindaca Anna Macchia, l'autore dialogherà con Laura Nosenzo, giornalista e scrittrice. 

"Come una ruota che gira" è il quinto libro dell'autore, il secondo firmato con il suo nome dopo un periodo in cui ha utilizzato pseudonimi. Il romanzo conduce il lettore nel maggio del 1965, quando il 48° Giro d'Italia sta per arrivare ad Asti. Tra le pagine si riconoscono luoghi reali della città come il quartiere di San Rocco, il Casermone (allora rifugio di immigrati meridionali), il fiume Tanaro e la fabbrica Way-Assauto. I personaggi sono frutto della fantasia dell'autore, ma non mancano riferimenti a figure leggendarie del ciclismo come il Diavolo Rosso (Giovanni Gerbi) e una lunga lista di campioni tra cui Coppi, Girardengo, Bartali, Anquetil, Adorni, Moser e Gimondi.

Partendo dal protagonista, Giaculìn Gamba, Franco Testore costruisce un universo narrativo ricco di esperienze umane diverse. Come si legge nella quarta di copertina, il libro si configura come "un romanzo corale che celebra il valore del lavoro, la forza della solidarietà e la dignità dei singoli. Un libro raro, che racconta l'amore ricambiato: per i propri cari, per la bicicletta, per la vita stessa".

A contribuire all'immersione del pubblico nell'atmosfera del romanzo, ci saranno le letture a cura di Delfina Noto, consigliera comunale e referente del "Gruppo del tè". Che, come consuetudine, offrirà la prelibata bevanda e alcuni dolcetti a partire dalle 17.15, creando un piacevole preludio all'incontro letterario. 

L'evocativa immagine di copertina del libro, intitolata "Il bambino e il Diavolo Rosso", è stata gentilmente concessa da Gian Carlo Ferraris.

Redazione

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