Un appello di solidarietà concreta e urgente per la popolazione civile di Gaza arriva dal Consiglio comunale di Asti, su iniziativa dei consiglieri di minoranza:
Mario Malandrone Vittoria Briccarello Mauro Bosia Gianfranco Miroglio Roberto Vercelli Roberto Migliasso Michele Miravalle Massimo Cerruti Valter Saracco Maria Ferlisi Luciano Sutera Paolo Crivelli.
Con un’articolata interrogazione presentata il 24 maggio, i firmatari chiedono che la città esprima ufficialmente la propria indignazione, preoccupazione e cordoglio per la devastante crisi umanitaria in corso nella Striscia.
Una mozione fondata su dati allarmanti
Nel testo si sottolinea che la situazione umanitaria a Gaza ha ormai raggiunto livelli catastrofici: oltre 50.000 vittime stimate, più di 1,5 milioni di sfollati, infrastrutture sanitarie e scolastiche distrutte, e enormi ostacoli all’accesso degli aiuti umanitari, aggravando fame, sete e diffusione di malattie tra i civili. La mozione ricorda il dovere sancito dalle convenzioni internazionali di garantire protezione e soccorso ai civili nelle zone di guerra.
Gli impegni richiesti al Comune di Asti
Il Consiglio comunale di Asti è chiamato a:
Esprimere pubblicamente preoccupazione e solidarietà per la crisi umanitaria.
Richiedere un cessate il fuoco immediato, duraturo e verificabile.
Sollecitare Governo italiano e Unione Europea a promuovere una soluzione diplomatica centrata sulla tutela della vita umana e il rispetto del diritto internazionale.
Chiedere l’apertura urgente di corridoi umanitari sicuri.
Attivare a livello cittadino iniziative di raccolta fondi e gemellaggi solidali.
Simboli e gesti di pace in città
Oltre alle parole, la mozione suggerisce gesti simbolici forti: l’esposizione della bandiera della pace e di un lenzuolo bianco sulla facciata del Comune, in adesione all’appello nazionale “Un sudario per Gaza”, come memoria delle vittime e richiesta di pace.
Un messaggio che va oltre Asti
Non solo sul piano locale: la mozione sarà inviata anche al Governo, al Parlamento Europeo e alle principali organizzazioni internazionali, chiedendo azioni concrete per la salvaguardia dei diritti umani in un contesto sempre più drammatico.