Economia e lavoro - 26 maggio 2025, 14:34

Piemonte, investire è più facile: arriva la mappatura digitale delle aree produttive

Un grande catalogo online per chi cerca spazi produttivi: dal recupero delle aree dismesse nuove opportunità per imprese e territorio

Piemonte, investire è più facile: arriva la mappatura digitale delle aree produttive

È ufficialmente partita in Piemonte la nuova mappatura delle aree produttive disponibili, un progetto pensato per rendere semplice, trasparente e accessibile a tutti la ricerca di spazi per aprire o ampliare attività industriali e artigianali.

 L’iniziativa, lanciata dalla Regione, punta a creare un catalogo digitale che raccolga tutte le superfici e gli immobili pronti per accogliere nuove imprese, siano essi edificabili da zero (greenfield) oppure spazi già esistenti, anche se oggi dismessi o da recuperare (brownfield).

Piemonte senza sprechi di suolo

L'obiettivo? Favorire lo sviluppo senza nuovo consumo di suolo, recuperando e valorizzando ciò che esiste già. “Vogliamo rilanciare la competitività del territorio evitando abbandoni e sprechi – affermano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alle Attività produttive Andrea Tronzanooffrendo agli investitori un quadro chiaro, efficiente e attrattivo”.

Chi può partecipare e come

La mappatura è aperta a una platea ampia: Comuni, Province, enti pubblici, ma anche privati, imprese e intermediari. Possono proporre aree di almeno 5.000 metri quadrati di superficie e immobili produttivi da almeno 1.000 metri quadri (anche da bonificare), purché disponibili all’uso per nuove attività. Basta inviare la candidatura entro il 3 luglio sulla piattaforma online MOON della Regione.

Il catalogo digitale: una vetrina per il Piemonte

Le aree e gli immobili selezionati formeranno un catalogo consultabile da chiunque voglia investire, sia attraverso la piattaforma regionale sia sui canali nazionali come Investinitaly.gov.it e su vetrine promozionali internazionali. Dopo l’estate, i siti saranno suddivisi per destinazione, accessibilità e caratteristiche tecniche. In autunno sarà online la nuova vetrina digitale interattiva, uno strumento concreto per promuovere il territorio e semplificare la vita a chi cerca nuove sedi per la propria attività.

Un patrimonio da valorizzare

Dai primi dati, il Piemonte può contare su oltre 3.500 ettari tra aree produttive sottoutilizzate e immobili dismessi o recuperabili, disseminati tra poli industriali storici, zone artigianali e periferiche. Questo enorme patrimonio potrà finalmente essere messo “a sistema”, reso visibile e facilmente accessibile a investitori italiani e stranieri.

Il progetto ha raccolto il sostegno compatto delle associazioni d'impresa e degli artigiani. Confindustria sottolinea come il nuovo catalogo rafforzi l’offerta piemontese in Italia e nel mondo, mentre Confapi parla di “un’operazione indispensabile” per attrarre investitori orientati anche verso il capitale umano e la qualità della produzione locale. Anche le Camere di commercio invitano a cogliere questa occasione per rendere il Piemonte protagonista delle grandi trasformazioni dell’economia e dell’industria.

Commenta la consigliera regionale astigiana Debora Biglia: "Che la Regione Piemonte sia appetibile dal punto di vista degli investimenti non è una novità. Già in passato, autorevoli testate giornalistiche l’hanno indicata come una delle regioni europee più interessanti in questo ambito, e l’ultimo investimento di Silicon Box ne è una conferma concreta. Dotarsi di una mappatura precisa,  rappresenta oggi non solo un’opportunità, ma una necessità strategica per rendere i nostri territori ancora più attrattivi. Un’iniziativa che potrebbe favorire nuovi insediamenti produttivi anche nella provincia astigiana, rafforzando il tessuto economico locale e offrendo nuove prospettive di crescita. Questo strumento potrà inoltre fornire al Team Attrazione della Regione Piemonte un ulteriore supporto per incrementare la competitività dell’economia regionale e valorizzare aree ad alto potenziale come quella astigiana.”.

Redazione

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