Cronaca - 29 maggio 2025, 12:38

Smantellata piazza di spaccio alla stazione di Alba: otto misure cautelari per pusher stranieri, alcuni noti per un video rap sull’integrazione

Tra gli indagati anche protagonisti di un video rap girato alla stazione e inneggiante all’integrazione. Sequestrate dosi di droga, contanti e materiale per il confezionamento. Le ordinanze emesse dal Tribunale di Asti: quattro in carcere, gli altri con divieto di dimora

Smantellata piazza di spaccio alla stazione di Alba: otto misure cautelari per pusher stranieri, alcuni noti per un video rap sull’integrazione

Blitz all’alba di martedì 28 maggio da parte dei Carabinieri della Compagnia di Alba, che hanno eseguito otto misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti di origine africana, accusati di spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi della stazione ferroviaria. Le ordinanze sono state emesse dal Tribunale di Asti su richiesta della Procura, che ha condiviso le risultanze investigative emerse nel corso delle indagini.

L’operazione, denominata “Restyling 2”, rappresenta la prosecuzione di un precedente filone investigativo scaturito nel luglio 2024 con il sequestro del cosiddetto “Residence della Stazione” e l’applicazione del divieto di dimora in provincia di Cuneo a cinque soggetti. Dopo quel primo intervento, i militari hanno mantenuto alta l’attenzione sulla zona, ottenendo anche la chiusura del Bar della Stazione tramite provvedimento della Questura ai sensi dell’articolo 100 del TULPS.

Determinante è stato il continuo monitoraggio dei movimenti nella zona, un crocevia noto per lo spaccio favorito dalla linea ferroviaria Alba-Bra-Torino. A gennaio scorso, l’arresto in flagranza di due cittadini stranieri – uno dei quali già colpito da precedente divieto di dimora – ha fatto scattare una nuova indagine, culminata con il blitz di martedì.

Durante l’attività investigativa è emerso un dato preoccupante: il crescente coinvolgimento di giovani e giovanissimi acquirenti, alcuni dei quali avevano partecipato come comparse a un video musicale rap girato da un gruppo di giovani africani – in parte oggi colpiti dalle misure – e ambientato proprio alla stazione. Il videoclip, diffuso sui social nei mesi scorsi, aveva suscitato attenzione per il suo messaggio in favore dell’integrazione e della diversità culturale.

Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, i pusher – per lo più senza fissa dimora – operavano in maniera autonoma ma talvolta anche in collaborazione, soprattutto nel pomeriggio e fino al tramonto. Dopo le attività di spaccio, trovavano rifugio in diversi luoghi: alcuni appartamenti privati, l’ex centrale del latte abbandonata lungo il Tanaro, e il Centro di Prima Accoglienza di via Pola.

Durante le perquisizioni, eseguite con il supporto delle unità cinofile antidroga della Guardia di Finanza, sono state sequestrate 6 dosi di hashish, 43 dosi di crack (per un totale di 25 grammi), 41 dosi di marijuana (pari a 233 grammi complessivi), oltre a bilancini di precisione, denaro contante e materiale per il confezionamento.

Quattro degli otto indagati sono stati condotti in carcere, mentre per gli altri quattro è scattato nuovamente il divieto di dimora nella provincia di Cuneo. Le loro posizioni saranno ora valutate dalla magistratura nel corso del procedimento giudiziario.

Redazione

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