Cultura e tempo libero - 29 maggio 2025, 09:27

Il quaderno ritrovato: le poesie di Rachele Bruno Giribaldi

Un tesoro poetico custodito per anni, ora restituito al pubblico

Il quaderno ritrovato: le poesie di Rachele Bruno Giribaldi

Nessun cassetto, per quanto inaccessibile, può nascondere per sempre la poesia. È così che sono riemerse le liriche di Rachele Bruno Giribaldi"Ele" per amici e parenti – scomparsa due anni fa. Moglie del magistrato Emilio Giribaldi, originaria di Imperia ma astigiana d’adozione, Rachele Bruno ha insegnato Lettere all’ITC “G.A. Giobert” dal 1974 al 1994, anno del suo pensionamento.

Appassionata di arte, letteratura e musica, con una predilezione per la poesia italiana e straniera, ha lasciato tra le sue carte un quaderno a righe, scritto con calligrafia elegante, che raccoglie poesie composte a partire dal 1951 fino a oltre il 2010. Tra le pagine, anche appunti, schizzi e bozze, probabilmente mai trascritti in forma definitiva per mancanza di tempo. In totale, un centinaio di versi, un viaggio lirico tra le sue due terre, la Liguria e il Piemonte, dove luoghi, persone e ricordi intimi si trasformano in universali emozioni condivise.

La casuale scoperta della figlia Emilia


Il manoscritto è stato ritrovato per caso da Emilia Giribaldi, figlia dell’autrice, che ha deciso di condividerlo con i lettori, restituendolo alla memoria collettiva. Ora quelle poesie prendono vita nel volume "Oltre le porte del Parasio", pubblicato da Antea Edizioni (www.edizioniantea.it).

Il libro è disponibile in libreria e sul sito dell’editore al link:
https://www.edizioniantea.it/product/oltre-le-porte-del-parasio/

Redazione

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