Diego è un dogo argentino di appena due anni e mezzo, ma la sua vita, finora, è stata tutto fuorché facile. Era comparso un giorno, di punto in bianco, correndo da solo verso il canile di Asti, lo sguardo stanco e il corpo segnato da evidenti sofferenze. “Era magro, malconcio, sembrava vecchio, e invece aveva solo due anni e mezzo”, racconta Alice Borio, volontaria che da anni si dedica con amore ai cani in cerca di una seconda possibilità.
Non aveva microchip, nessun padrone che lo cercasse, e portava con sé i segni della leishmaniosi, una malattia che gli devastava la pelle. Ma dietro quel corpo fragile c’era un’anima gentile. Diego, una volta curato, si è rivelato un cane dolce, affettuoso e perfettamente gestibile. Alice racconta: “Ha legato subito con tutti i volontari, uomini e donne, senza fare distinzioni. Non ci ha mai dato alcun problema, nemmeno durante le visite veterinarie". Eppure, nonostante il suo carattere amorevole e la sua grande bellezza, Diego è rimasto per più di un anno in canile, invisibile come tanti cani di taglia medio-grande.
Dalla grande bellezza alla tremenda delusione
Poi, finalmente, sembrava essere arrivata la svolta: una famiglia si era fatta avanti per adottarlo. Era il lieto fine che tutti aspettavano per lui. Ma il sogno si è infranto presto. Diego è stato riportato in canile dopo appena pochi giorni. “Non importa quanto bene selezioniamo le famiglie o quante aspettative ci siano – dice Alice con disincanto –. Ci sono persone che riportano indietro i cani come se fossero oggetti difettosi. Le lacrime davanti alla restituzione non hanno significato. Oggi, più che mai, prevalgono l’ego e l’incapacità di affrontare le difficoltà".
Diego si è ritrovato di nuovo dietro le sbarre, ma i volontari non si arrendono. Per lui si cerca una famiglia che comprenda davvero l’importanza di adottare un cane e il significato di “per sempre”. Qualcuno che conosca la razza, le sue caratteristiche e i suoi bisogni. Il dogo argentino è un cane dolce e affettuoso, ma anche molto protettivo. Ha bisogno di spazio – una casa con giardino è l’ideale – e di una famiglia che non abbia bambini troppo piccoli o altri animali. Ma soprattutto ha bisogno di qualcuno che sia disposto a fare uno sforzo, che accetti le sfide, e che sappia amare senza condizioni.
L’adozione di un cane, soprattutto di un cane di canile, è una scelta importante, non un capriccio. “Adottare dovrebbe essere un gesto di generosità, non di superficialità, sottolinea Alice. Bisogna sapere che ci saranno momenti difficili, che il cane non sarà sempre come ce lo aspettavamo. Ma è proprio in quei momenti che si deve restare".
"Prendetemi con voi"
Diego ha già sofferto troppo. Ora merita una famiglia vera, che lo accolga e non lo abbandoni mai più. Un posto dove possa lasciare finalmente alle spalle il freddo del canile e trovare il calore di una casa. I suoi occhi pieni d’amore aspettano solo l’occasione giusta.
Se pensi di poter essere quella famiglia, che può trasformare la storia di Diego in un vero lieto fine, non esitare. Lui non aspetta altro per dare e ricevere amore, non lasciarlo in canile.
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