Cultura e tempo libero - 03 giugno 2025, 17:34

Le storie di Gianfranco Mogliotti per la rassegna InChiostro d’autore

Lidia Giovine e Rossana Lise intervistano il giornalista e scrittore astigiano autore di “L’inquilina dell’attico” e “Ruote parallele”

Domani, nel chiostro della biblioteca civica di Santo Stefano Belbo, Lidia Giovine e Rossana Lise intervisteranno Gianfranco Mogliotti, giornalista e scrittore astigiano.

 L’appuntamento si inserisce all’interno della rassegna InChiostro d’autore, dove l’autore racconterà i suoi due libri, “L’inquilina dell’attico” e “Ruote parallele”, romanzi ispirati alla sua esperienza personale e alla sua passione per lo sport e il giornalismo.

 “L’inquilina dell’attico” racconta di un gruppo di amici, una band sciolta con l’amico leader che torna e propone di suonare durante le vacanze in Spagna. Lui è Giovanni Gigliotti, “il Grillo”, tra gli amori, le delusioni e la malattia che irrompe con prepotenza nella sua vita di atleta, si muove con destrezza e ironia. Mai con commiserazione pur nella consapevolezza che i suoi parametri cambieranno, riuscendo ad essere atleta anche su una sedia a rotelle. Il Grillo diventa infatti campione di “Joelette” e di “Kbike”, viaggia e prende il brevetto da sub. E il Grillo è sempre più Gianfranco che impara a convivere con l’invadente inquilina, giocando tutte le carte a sua disposizione.

Un’inquilina che sta con lui ormai da 20 anni e che è compagna di vita di almeno 118 mila persone in Italia.

 “Ruote parallele”, invece, narra l’incontro tra Francesco Moretti e Giovanni Gigliotti, due personaggi che incarnano le due anime dell’autore. Francesco è un torinese trasferitosi nel Monferrato, che vive una giovinezza intensa, dedicandosi alle amicizie e alla professione di giornalista. Giovanni è un suo coetaneo, malato di sclerosi multipla, che partecipa alla Maratona di Roma con l’aiuto degli amici “Running Angels”. I due si conoscono casualmente durante la gara e scoprono di avere molto in comune. Da quel momento nasce un’amicizia profonda, basata su una naturale intesa e su una reciproca comprensione.

 L’ingresso è gratuito, ma è necessaria la prenotazione, scrivendo a biblioteca@fondazionecesarepavese.it oppure telefonando al numero 0141840894.

Redazione

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