Il Comune di Asti interviene ancora sulla questione ambientale legata a un distributore di carburanti in corso Casale, con un’ordinanza urgente che obbliga la società a riavviare e mantenere efficiente l’impianto di estrazione multipla (MPE), un sistema pensato per eliminare aria e acqua contaminata dai pozzi realizzati proprio a seguito di problematiche rilevate nel suolo.
L’ordinanza nasce dopo i controlli di Arpa, che hanno confermato come l’impianto non fosse stato mantenuto funzionante negli ultimi tempi, nonostante ripetute richieste e prescrizioni degli enti preposti alla bonifica. L’impianto, fondamentale per proseguire nel risanamento ambientale dell’area, potrà tornare operativo solo dopo precisi interventi di manutenzione straordinaria.
Il sindaco ha ordinato: il riavvio immediato dell’impianto MPE; l’adozione di un piano che ne garantisca il funzionamento anche in futuro, durante eventuali nuovi cicli di trattamento; la messa in sicurezza di tutti i punti di attingimento, accessibili anche a chi potrebbe transitare nell’area.
Tutto dovrà essere effettuato e comunicato al Comune entro 30 giorni dalla notifica dell’ordinanza. In caso di ulteriori ritardi, sono previste sanzioni amministrative.
Lo scopo è duplice: proteggere l’ambiente e la salute pubblica e dare una risposta tempestiva alle richieste dei residenti e delle autorità sanitarie. L’ordinanza rappresenta un sollecito "contingibile e urgente" in attesa delle valutazioni tecniche di Arpa sulle successive azioni di bonifica.
Per la tutela della collettività, il Comune mette in chiaro che "il rispetto delle normative ambientali, di igiene e sicurezza sul lavoro resta obbligatorio e che eventuali ricorsi dovranno essere presentati nei tempi di legge".