Si è conclusa ieri la tre giorni della tradizionale “Corsa delle Botti”, che ha visto sfidarsi gli spingitori rappresentanti ditte vinicole, cantine sociali, singoli produttori di Nizza Monferrato e dei Comuni limitrofi.
Un evento di origine ottocentesca, nato dalla sfida dei viticoltori che dovevano trasportare le botti fino ai carichi della stazione.
Un'edizione particolare per la città, che continua a celebrare i suoi 800 anni, ma soprattutto una finale che ha riservato non poche tensioni e sorprese. Dopo il dominio della squadra della Cantina di Nizza nelle qualificazioni e in semifinale, la corsa conclusiva ha avuto un esito inaspettato.
Iniziata nel tardo pomeriggio, l’ultima gara ha visto lo scontro tra Aresca Vini di Mombercelli e la Cantina di Nizza, con la caduta dello spingitore nicese che ha compromesso irrimediabilmente la gara della squadra.
In prima posizione arriva Aresca Vini, seguita da Ca’ de Lion di Canelli e Azienda agricola Lovisolo di Calamandrana. Ma, a seguito di una penalizzazione di Mombercelli per le irregolarità di inizio gara, a vincere la corsa è stata Ca’ de Lion, che ha portato il drappo a Canelli.
Come da tradizione, la squadra vincitrice dell'edizione prende come trofeo il drappo e lo tiene fino all'edizione successiva per consegnarlo a un nuovo vincitore o tenerlo in caso di riconferma.