Sport - 12 giugno 2025, 13:15

Antonio Ballario saluta l’Asti: finisce un ciclo intenso e vincente

Scioglimento consensuale con il direttore sportivo dell’Agonistica. La società lo ringrazia per il lavoro svolto.

Antonio Ballario saluta l’Asti: finisce un ciclo intenso e vincente

 L’Asti e Antonio Ballario si separano. La società biancorossa ha annunciato la fine del rapporto con il Direttore Sportivo del settore Agonistica, una decisione presa di comune accordo e nel segno della riconoscenza reciproca.

Un percorso fatto di risultati e relazioni

Ballario lascia dopo anni di collaborazione intensa, durante i quali ha contribuito in modo determinante allo sviluppo del vivaio e alla crescita della dimensione sportiva del club. Il suo lavoro ha tracciato una strada chiara, fatta di risultati tangibili ma anche di relazioni umane profonde.

Il saluto e i ringraziamenti

Nel suo commiato, Ballario ha voluto rivolgere un pensiero speciale alla società e a tutti i protagonisti del suo percorso: "Vorrei ringraziare in primo luogo la dirigenza biancorossa, in particolare nelle persone di Ignazio Colonna, Bruno Scavino, Tony Isoldi per questi anni bellissimi, intensi, fatti di rapporti umani e di risultati, in campo e fuori dal campo."

Ha poi esteso il ringraziamento a tutto lo staff tecnico del settore giovanile, sottolineando l'importanza del lavoro dietro le quinte: "Dietro i 90 minuti di una partita c'è un mondo, fatto di lavoro, costanza, sacrificio." Un pensiero anche per Mauro Burbello, Carlo Pesce e Corrado Buscemi, cui affida il testimone con fiducia: "Saprà fare un ottimo lavoro."

La gratitudine della società

L’A.S.D. Asti ha espresso la propria riconoscenza a Ballario, sottolineando il valore della sua figura sia sul piano tecnico che umano, e augurandogli il meglio per il futuro. Una storia che si chiude, lasciando però un’impronta chiara nella memoria della società e dei suoi tifosi.

“Un grazie a tutta la società e sempre Forza Asti!” – ha concluso Ballario, salutando la sua squadra con un misto di emozione e orgoglio.

Redazione

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