Sulla vicenda dell’asilo “L’Albero dei Ragazzi” di Asti, finito sotto i riflettori ieri, l’avvocato Elena Toppino (in codifesa con l'avvocato Denicolai) — che difende le due educatrici sospese, Beatrice Massano e Monica Sovena — invita a non trarre conclusioni affrettate. “Siamo in una fase ancora iniziale del procedimento”, spiega, sottolineando come al momento “non ci sia stata ancora una chiusura delle indagini e l’accesso agli atti risulti parziale”.
Toppino riferisce infatti di aver potuto visionare “solo brevissimi video, frammenti senza audio e decontestualizzati” e che la richiesta di poter esaminare i filmati completi è ancora in attesa di autorizzazione.
Per questo, ribadisce con fermezza: “Nel merito, ora come ora, non si può dire nulla. È prematuro e non corretto farlo”.
La scuola continua a funzionare
In un momento così delicato, l’avvocato tiene a fare una precisazione importante: “Le due educatrici non sono più operative e non sono presenti nella struttura. Ma la scuola continua a garantire pienamente il servizio, grazie all’intervento di maestre esterne”.
Un messaggio rivolto soprattutto ai genitori, molti dei quali — dice — si sono mostrati comprensibilmente preoccupati per il futuro dei propri figli: “È giusto rassicurare le famiglie. I bambini stanno continuando il loro percorso scolastico con regolarità”.
"Attenzione a non trasformare tutto in un processo mediatico"
La legale non nasconde qualche perplessità sull’esposizione mediatica che il caso ha assunto sin dai primi momenti. “La diffusione dei video in questa fase, quando le indagini sono ancora in corso e gli elementi raccolti non sono stati pienamente condivisi con la difesa, rischia di spostare il baricentro dal piano giudiziario a quello mediatico”. Senza polemica, ma con senso di responsabilità, Toppino osserva che “in gioco c’è anche il destino di una struttura educativa, un presidio per tante famiglie. E disporre oggi di pochi elementi, parziali, non consente valutazioni complete”.
A fronte delle critiche che inevitabilmente si sono scatenate sui social, Toppino riferisce che le due educatrici hanno ricevuto anche molti attestati di solidarietà. “Diversi genitori di bambini iscritti le hanno contattate per esprimere vicinanza. È un gesto che le ha colpite positivamente”.