Attualità - 14 giugno 2025, 11:15

Asti, due fiaccole per Gaza

In Piazza San Secondo la protesta silenziosa e corale della Rete Welcoming. Sullo sfondo, l’escalation tra Israele e Iran In Piazza San Secondo la protesta silenziosa e corale della Rete Welcoming. Sullo sfondo, l’escalation tra Israele e Iran

Asti, due fiaccole per Gaza

Un colpo d’occhio che ha lasciato tutti in silenzio: bianchi lenzuoli stesi sul selciato del portico di Piazza San Secondo, come sudari muti a ricordare le tante, troppe vittime innocenti della guerra in corso. Simboli semplici, ma dirompenti, che hanno aperto il presidio promosso dalla Rete Welcoming Asti, in collaborazione con ACLI, CGIL, Casa del Popolo, Coordinamento Asti Est e ANPI. Su quei teli, alcune mani hanno scritto nomi, numeri, parole di dolore e denuncia, nel tentativo di dare un volto a chi oggi non ha più voce.

A distanza di una settimana dalla grande manifestazione di Roma e in contemporanea con altre iniziative in tutta Italia, anche Asti ha voluto fare la sua parte nel chiedere la fine dell’orrore e della violenza. 

Proprio nel giorno in cui una nuova, inquietante guerra si aggiunge alle tante in corso.

Due momenti per un unico messaggio

Il presidio ha avuto due anime, due tempi: uno dalle 18.30 alle 19.30, con letture, testimonianze e un minuto di silenzio per le vittime, e un secondo momento, più simbolico e collettivo, intitolato Una luce per Gaza, che dalle 21.30 ha unito idealmente Piazza San Secondo a decine di altre piazze italiane. A scandire l’evento, anche un flash mob degli attivisti più giovani, che con corpi, colori e sguardi hanno voluto dare forma alla sofferenza di un popolo martoriato.

Non possiamo restare indifferenti di fronte a un genocidio”, ha detto uno degli organizzatori al microfono aperto. “Non è una guerra, è una mattanza, e come cittadini del mondo dobbiamo dirlo ad alta voce.”

Gaza, ma anche Iran e Israele

La manifestazione arriva in giorni delicatissimi, con la tensione internazionale nuovamente alle stelle.

 L’ultimo colpo di scena nel conflitto mediorientale è l’inquietante escalation militare tra Israele e Iran, che ha riportato il rischio di un allargamento del conflitto al centro del dibattito internazionale.

 Le cronache globali parlano di bombardamenti, scambi di minacce e nuove alleanze militari, mentre le popolazioni civili continuano a pagare il prezzo più alto.

Redazione

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