Eventi - 16 giugno 2025, 14:28

Montechiaro celebra 825 anni di storia nel raduno ASVA

Un viaggio tra arte, fede e tradizione per gli equipaggi francesi e italiani

Nel cuore del XII Raduno Intersociale ASVA La Manivelle e Raduno Generale ASVA, svoltosi dal 13 al 15 giugno, una tappa significativa ha portato i partecipanti a scoprire le bellezze storiche e culturali di Montechiaro. Nel pomeriggio di sabato 14 giugno, gli equipaggi francesi e italiani sono stati accolti dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Maurizio Marcanzin, in un incontro all’insegna della condivisione e della scoperta.

Montechiaro, che quest’anno festeggia gli 825 anni dalla fondazione, ha offerto agli ospiti una breve ma intensa panoramica sulla sua ricca eredità. Dopo il benvenuto istituzionale, è stato rilasciato un attestato di partecipazione all’evento, simbolo di un legame che unisce passato e presente.

Tra chiese e capolavori d’arte


La visita è proseguita tra le vie del borgo, accompagnati dal consigliere comunale Gianluca Rebaudengo, che ha guidato gli ospiti attraverso un percorso ricco di spiritualità e arte. Si è partiti dalla cappella di San Defendente e San Rocco, dove è stato illustrato un grande dipinto raffigurante "la gloria dell’Eucarestia con Madonna adorante".

Salendo verso il concentrico, la tappa successiva è stata la chiesa di Sant’Anna, edificata nel 1710 e sede della Confratenita delle Umiliate. Poco distante, la chiesa della SS. Annunziata, risalente al Cinquecento, ha stupito per i suoi pregiati manufatti lignei, tra cui spicca "la macchina della Madonna Addolorata", un tempo portata in processione.

Le radici di Papa Francesco e Don Bosco


Accanto alla SS. Annunziata sorge la chiesa di San Bartolomeo, con le sue decorazioni medievali. Qui, nel marzo del 1857, fu battezzato Bergoglio Francesco, bisnonno di Papa Francesco. Un legame che ha emozionato i presenti.

Proseguendo, la chiesa di Santa Caterina ha svelato affreschi del Morgari e un altro legame illustre: nel 1852 vi fu battezzata Domenica Bossone, nonna di Don Bosco. Nell’atrio dell’ex scuola elementare, una mostra ha esposto documenti storici e il Codex Montechiarensis, testimonianza tangibile degli 825 anni del Comune. La visita si è conclusa con una sosta ai cantinotti della Pro Loco, dove una merenda sinoira ha allietato i partecipanti prima della tappa finale a San Nazario. Qui, oltre alla splendida chiesa romanica del 1200, gli astrofili astigiani hanno regalato un momento magico: "a riveder le stelle", come ha ricordato un partecipante, chiudendo un pomeriggio indimenticabile.

Redazione

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