Venerdì 20 giugno, i metalmeccanici sciopereranno per otto ore, con una manifestazione a livello regionale che si terrà a Torino.
L’obiettivo è quello di rinnovare il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) e ridare dignità al lavoro, come scrivono Fim, Fiom e Uilm rilanciando la mobilitazione con uno sciopero nazionale, rafforzando il blocco degli straordinari, delle flessibilità e mantenendo affisse le bandiere agli ingressi degli stabilimenti.
Già dalla settimana scorsa, infatti, sono stati formalizzati i dati relativi all'indice IPCA NEI, l'indice che viene preso a riferimento per la determinazione degli aumenti: questo è stato 1,3%, che corrisponde a un incremento di 27 euro al quinto livello.
Un dato che, secondo i sindacati, non basta per il recupero del potere di acquisto.
“Questo è il motivo per cui la richiesta avanzata nelle nostre piattaforme è stata di 280€. Ogni giorno sui media vengono divulgati dati sempre più allarmanti, sul fatto che pur lavorando, si è sempre più poveri! il potere di acquisto si garantisce attraverso gli aumenti nei contratti nazionali, ma questi non possono elargire pochi euro! - scrivono - Rinnovare i contratti serve ad aumentare i salari, contrastare la precarietà, estendere i diritti e rafforzare la sicurezza sul lavoro, evitando le morti e garantendo così un lavoro sicuro e i diritti in tutto il sistema degli appalti”.
Motivo per cui, comunicano, le metalmeccaniche e i metalmeccanici non intendono fermarsi finché non sarà raggiunto un accordo.