Politica - 17 giugno 2025, 14:00

Ludopatia in Piemonte: +40% di casi dal 2021. Associazioni in protesta a Palazzo Lascaris

Presidio questa mattina davanti a Palazzo Lascaris da parte dei referenti di oltre 40 realtà tra cui Acmos, Cgil, Legambiente, Libera

Presidio contro il gioco d'azzardo

Presidio contro il gioco d'azzardo

Un grido d’allarme contro l’emergenza ludopatia: in Piemonte, dal 2021 a oggi, i casi di gioco d’azzardo patologico sono aumentati del 40%, con accessi ai Servizi per le Dipendenze (Sert) in costante crescita. Per questo, oltre 40 associazioni – tra cui Cgil, Libera, Gruppo Abele e Caritas – sono tornate oggi in piazza davanti a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio Regionale, per chiedere interventi urgenti.

La bocciatura

A settembre 2023 l'allora Consiglio Regionale, sempre guidato dal governatore Alberto Cirio, bocciò la proposta di legge di iniziativa popolare  con oltre 12mila firme che mirava a rafforzare le misure di prevenzione e contrasto alla ludopatia. All'epoca come oggi a sostenere l'iniziativa erano oltre 40 realtà - tra cui Masci, Arci, Acmos, Cgil, Sermig, Movimento Focolari, Gruppo Abele, Legambiente, Ordine dei Medici, Caritas e Fondazione Antiusura -  che questa mattina si sono date appuntamento in via Alfieri per chiedere un incontro al centrodestra.

I commenti

"Torniamo qui - ha spiegato Andrea Turturro referente Libera Piemonte - dopo che la nostra proposta di legge venne bocciata in nove minuti. Da allora sono aumentati gli accessi al Sert, così come i volumi di gioco sia online che fisico".

"Questo tema - ha sottolineato Enrica Valfrè della Cgil Piemonte - è importante soprattutto perchè oggi che si discute del nuovo piano sanitario, perché attiene alla salute di tutti, ma soprattutto a quella delle persone fragili che giocano di più. E' una delle condizioni di impoverimento e rischia di mettere le persone nelle mani dell'usura". "E' urgente una nuova legge regionale altrimenti vincono l'azzardo, la mafia e perdono i cittadini" ha concluso.

Le richieste

Tra le richieste del Comitato la collocazione della sale da gioco lontano da scuole, centri anziani, supermercati e banche. Il divieto di pubblicità, il blocco dell'utilizzo ai minori e la formazione nelle scuole. A schierarsi accanto alle associazioni i consiglieri regionali del Pd, AVS e M5S.

La proposta

"L'innovativa legge regionale varata dal centrosinistra nel 2016 - sottolinea la dem Monica Canalis - aveva dato ottimi risultati e l'infausto smantellamento introdotto dal centrodestra ha rappresentato un passo indietro, sanitario, sociale e culturale". Canalis domani ripresenterà un emendamento al DDL Omnibus, in cui propone di aumentare la distanza delle slot machines dai luoghi sensibili nei comuni con più di 5.000 abitanti e di aumentare il numero di luoghi sensibili.

Redazione


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