La chiusura del reparto di dermatologia dell’ospedale Cardinal Massaia di Asti non ha colto di sorpresa i consiglieri comunali Vittoria Briccarello e Mauro Bosia del gruppo Uniti si può – Un’idea sul cielo di Asti. Anzi, parlano apertamente di una "morte annunciata", puntando il dito contro la gestione della sanità piemontese da parte del centrodestra.
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Lo abbiamo detto in tempi non sospetti. Quando una struttura sanitaria viene declassata rischia la chiusura. La Struttura complessa di Dermatologia venne declssata dal Piano di organizzazione del dottor Boraso, che la voleva sostituire con una fantomatica, quanto inutile struttura amministrativa complessa denominata "organizzativa strategica". In realtà occorreva creare il posto a qualcuno! Questo avvenne con l'avvallo dell'assessore Icardi e del desaparecido Carosso.
Ma in tempi duri per certe specialità declassarle significa ucciderle.
Lo denunciammo allora come Uniti Si Può - Un'idea sul cielo di Asti, lo denunciamo oggi cogliendo la sofferenza di tante specialità con gli organici all'osso!
Che dice a proposito il Piano sanitario dell'assessore Riboldi? Quando una seria rivisitazione della "rete ospedaliera sanitaria"? Quando una corretta razionalizzazione dell'esistente? Seri ragionamenti sugli ospedali monospecialistici e sul fatto che la sanità del Piemonte continua ad essere torinocentrica sia in strutture sia in risorse? La decadenza del Massaia iniziò nel 2014 quando iniziò il declassamento di tante strutture, quando inizierà una inversione di tendenze. Noi lavoriamo per questo e non daremo tregua a Riboldi e i loro predecessori. Intanto il centrodestra regoli I conti al proprio interno con coloro che hanno fatto danni alla sanità astigiana.
Noi in passato ed ora non abbiamo mai smesso di denunciare i tanti danni fatti dal centro destra in regione.
Vittoria Briccarello
Mauro Bosia