Sanità - 18 giugno 2025, 11:53

Da oggi chiude la Dermatologia del Cardinal Massaia di Asti: mancano specialisti

Il direttore generale Gorgoni: "Quattro medici hanno rifiutato l'offerta in blocco". Crisi nazionale che colpisce tutto il Piemonte

Da oggi chiude la Dermatologia del Cardinal Massaia di Asti: mancano specialisti

Da oggi, 18 giugno, il reparto di Dermatologia dell'ospedale Cardinal Massaia di Asti chiude  i battenti per mancanza di specialisti. Una crisi che non riguarda solo il territorio astigiano, ma si estende a tutto il Piemonte e all'Italia intera. A spiegare la situazione è il direttore generale dell'ASL AT, Giovanni Gorgoni, che non nasconde un certo sconforto e le difficoltà di un problema ereditato e apparentemente senza soluzione immediata.

"Dermatologia è un problema noto che io eredito. Per cui è un gentile cadeau ricevuto dagli anni passati", spiega Gorgoni con una punta di amarezza. "Il tema dermatologi riguarda anche il resto del Piemonte e d'Italia. È una specialità ipergettonata, quindi non è che ci siano carenze di posti messi a disposizione delle scuole di specializzazione. Sono quelle che vengono coperte subito insieme alla chirurgia plastica. Il tema è che buona parte dei dermatologi che si specializzano poi optano per l'attività privata".
 

36 domande per il concorso

L'ASL aveva tentato di correre ai ripari organizzando a maggio un concorso che aveva inizialmente suscitato interesse. "Ero riuscito tramite attività di network con l'Università di Torino a spargere la voce e ottenere anche delle candidature dietro la promessa di un certo tipo di Dermatologia su Asti, dietro la promessa di un rilancio, di un investimento serio", racconta il direttore generale.

I numeri iniziali sembravano incoraggianti: "Il risultato è stato 36 domande, infatti una partecipazione ricchissima. Poi in realtà al concorso se ne sono presentati 16: di questi 16, quattro specialisti e 12 specializzandi". Ma qui è arrivata la doccia fredda: "Quattro specialisti, ricevuta l'offerta di contratto, in blocco l'hanno rifiutata".

Le motivazioni del rifiuto sono state le più disparate: "Sono venuto, ho fatto il concorso, però sono borsista, preferisco finire la borsa di ricerca. Non si sa mai che magari su Torino esca qualche altra cosa", riporta Gorgoni, ricordando le giustificazioni ricevute.

Quanto agli specializzandi, la situazione non è migliore: "I 12 specializzandi prima di novembre non entrano, nel senso che il contratto lo prendono oppure, come capita frequentemente con gli specializzandi che passano il concorso, però poi la disponibilità la danno da dopo novembre. E dopo novembre non è detto che lo specializzando comunque contrattualizzato poi confermi perché nel frattempo fanno altri concorsi".

A complicare ulteriormente la situazione, il forfait per motivi di salute dell'ultimo dermatologo rimasto: "Il medico che doveva rimanere fino al primo luglio ha presentato domanda di malattia. Nel frattempo, tenendo conto che appunto dal primo luglio  si sarebbe assentato per prendersi cura di sé, c'eravamo attivati con l'Università di Torino".

Si cercano instancabilmente soluzioni ma...

L'Asl astigiana sta tentando tutte le strade possibili. "Abbiamo chiesto aiuto all'Università in ottica di investimento nel breve, ma anche con una visione un po' più ampia, ossia con l'idea di consolidare e investire sulla collaborazione universitaria. Abbiamo attivato anche l'ordine dei medici perché attivi i propri network con gli altri ordini dei medici per specialisti disponibili. Abbiamo chiesto anche a strutture private non accreditate e stiamo attendendo risposta e, ahimè, anche sulle tanto famigerate cooperative di gettonisti".

Ma la situazione è critica anche negli altri ospedali del territorio. "Le direzioni generali degli altri miei colleghi sono state allertate. Di venerdì scorso in plenaria l'ho detto a tutti: mi servono dermatologi. Non c'è niente da fare", ammette Gorgoni con realismo.

Anche l'Università di Torino, pur disponibile ad aiutare, ha le sue difficoltà: "L'unica possibilità è Città della Salute e della Scienza. 'Vi posso dare una mano, verifichiamo. Ma non è che navighiamo nell'oro', mi hanno detto", concludere il direttore generale con una battuta che nasconde a malapena lo sconforto: "Io non mi sono ancora attrezzato a impastare fango e saliva e dare soffio di vita per fabbricare dermatologi".

Nel frattempo, chi ha bisogno di Dermatologi, specialità che abbraccia ampie casistiche, non ha altra soluzione che rivolgersi al privato. Con attese, comunque, molto lunghe

Betty Martinelli

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