Dal 27 al 29 giugno alla Casa del Popolo si svolgerà Oblò – Una finestra sul mondo, il festival annuale che unisce arti visive, musica e dibattiti, dedicando questa edizione al tema della pace: con sé stessi, con la natura e contro i conflitti armati.
Venerdì 27 giugno: La pace interiore
La giornata inaugurale inizierà alle 18:30 con la presentazione del murale di Letizia Veiluva, in arte Limber, giovane illustratrice astigiana. L’opera, ispirata alle creazioni di Luis Sepúlveda, sarà accompagnata da una lettura di poesie a cura di Maelstrom (nome d’arte di Alessandro Pugliese), tratte dalle sue raccolte “Fino che il vento” e “Ora che il mare brucia”.
Dopo un'apericena, alle 21:30 la musica prenderà il sopravvento con il concerto de La Canaglia e il Gentiluomo.
Sabato 28 giugno: sarà dedicato alla sinergia tra uomo e ambiente. A partire dalle 16, Ecodiluce proporrà un laboratorio artistico per bambini, realizzato con materiali naturali. Alle 18 si terrà l’incontro con Jah, artista fumettistə del progetto Militanza Grafica, che presenterà il suo fumetto Torri, un’opera che esplora la lotta politica nelle scuole e nelle periferie, traendo spunto dalle oppressioni sociali.
L’incontro sarà moderato da Valentina Moro.
Il programma continuerà con una cena vegetariana e, dalle 21:30, con il concerto garage-punk di Carlomagno e la Poderosa Orchestra, capitanata da Salvatore Sicceri.
Domenica 29 giugno: Pace dai conflitti
L’ultima giornata affronterà il tema delle guerre e dei conflitti. Alle 18 si terrà la conferenza “Sotto occupazione – La Palestina ieri e oggi” con l’intervento di Yousef Salman, medico e presidente della comunità palestinese di Roma e Lazio.
La moderazione sarà affidata a Stefano Bego, presidente del Comitato Arci Cuneo-Asti.
Dopo una cena araba preparata da Hassan Nourdine, ex campione di pugilato italo-marocchino, la serata si concluderà con la proiezione di “No other land”, documentario vincitore dell’Oscar 2025, dedicato alla lotta degli attivisti palestinesi per la difesa del loro villaggio a Hebron.
Un festival per riflettere e creare connessioni
Oblò non si propone solo come un evento culturale, ma come uno spazio di riflessione e dialogo, capace di stimolare il pensiero critico e celebrare l’arte come strumento di consapevolezza e cambiamento.