Il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, ha firmato un'ordinanza per porre fine alla situazione di degrado e abbandono dell'ex circolo Avir, storico ritrovo cittadino situato all'incrocio tra via Evangelista Torricelli e corso Cavallotti. Chiuso da almeno vent'anni, l'edificio, un tempo molto apprezzato anche dagli amanti del gioco delle bocce per i suoi campi, versa oggi in uno stato di totale incuria che ha richiesto un intervento deciso da parte dell'amministrazione.
La struttura, un tempo viva e frequentata, si è trasformata in un ambiente ideale per la proliferazione di erbacce, ratti, serpi e insetti infestanti come vespe e calabroni, creando un serio problema igienico-sanitario. La decisione di agire è maturata in seguito a una segnalazione dettagliata, corredata di fotografie, recentemente presentata da un residente, che documentava lo stato di abbandono.
Oltre al degrado ambientale, l'ordinanza sottolinea il concreto pericolo per la pubblica e privata incolumità. Lo stato dell'immobile, facilmente accessibile, lo espone al rischio di occupazioni abusive o all'utilizzo per lo svolgimento di attività illegali, minacciando la sicurezza non solo di eventuali frequentatori non autorizzati ma dell'intera cittadinanza. La problematica delle occupazioni arbitrarie è peraltro da tempo all'attenzione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, che ha evidenziato la necessità di monitorare e mettere in sicurezza gli immobili abbandonati sul territorio.
L'ordinanza sindacale, ordina pertanto alla società proprietaria, la Ruscalla Renato S.P.A., di provvedere senza ritardo a una serie di interventi specifici. L'azienda dovrà effettuare la pulizia completa e la disinfestazione dell'area e dell'edificio. Inoltre, sarà tenuta ad adottare tutte le misure necessarie per impedire l'accesso, come la chiusura degli ingressi con murature o cancelli metallici, l'installazione di segnaletica di pericolo e l'attivazione di sistemi di vigilanza.
In caso di mancato adempimento alla richiesta, l'Ente procederà con una denuncia all'Autorità Giudiziaria.