Eventi - 23 giugno 2025, 17:53

"Portami Via Festival 2025": la Langa Astigiana riscopre la sua anima partigiana e culturale

Dal 4 al 6 luglio, tre giorni di musica, dibattiti, teatro e memoria nei luoghi simbolo della Resistenza, tra Cassinasco, Santo Stefano Belbo, Vesime, Canelli e Nizza Monferrato

Un festival che nasce dai luoghi simbolo della Resistenza e si fa racconto vivo, corale, condiviso. La seconda edizione del "Portami Via Festival" – in programma dal 4 al 6 luglio 2025 tra le colline dell’Alta Langa Astigiana – non è solo un calendario di eventi ma un vero e proprio atto politico e culturale. Un’occasione per ricucire la memoria con le nuove generazioni, partendo da un territorio in cui la narrazione resistenziale rischia l’oblio e la cultura fatica a trovare spazio.

Ideato e diretto dal musicista e scrittore Massimo Zamboni, il festival prende le mosse da tre luoghi cardine della lotta partigiana – il Sacrario dei Caffi, il Cippo del Falchetto e l’Aeroporto Partigiano Excelsior di Vesime – per farsi spazio di riflessione, arte, socialità e impegno. Il tema dell’edizione 2025, "L’Eterno Partigiano", è ispirato all’omonima opera di Caterina Zamboni Russia, e sarà il filo rosso di appuntamenti che intrecciano letteratura, musica, teatro, fumetto, educazione civica e memoria storica.

Tra cultura e impegno civile

Il festival – promosso dall’Associazione Terre Native ETS e dalla Compagnia Editoriale Aliberti, con il sostegno di numerose realtà locali e istituzioni culturali – si presenta come un presidio culturale e civile. Lo fa parlando un linguaggio vicino ai giovani, con eventi inediti che intrecciano reading, concerti, mostre, tavole rotonde e laboratori per bambini.

Tra le collaborazioni più importanti ci sono ISRAT, il Centro Studi Beppe Fenoglio, la Fondazione Cesare Pavese, l’Accademia di Cultura Nicese "L’Erca" e ANPI, a confermare la vocazione educativa e pluralista della manifestazione.

I luoghi, i nomi, la memoria

Ogni palco del festival è dedicato a un partigiano o partigiana del territorio: "Lucca" a Canelli, "Comandante Poli" a Vesime, "Freccia" a Santo Stefano Belbo e "Comandante Primo" a Cassinasco. Luoghi che si fanno teatro naturale di una cultura resistente, dove la memoria si celebra e si rinnova.

Il venerdì 4 luglio, in Piazza Cavour a Canelli, si apre con Paolo Berizzi, Massimo Zamboni e il dj set di Giò Facelli, per un inizio che unisce denuncia e musica.

Il sabato 5, il festival si articola in tre luoghi simbolici. A Vesime, una tavola rotonda con sindaci e visite guidate al Museo dell’Aeroporto Partigiano. Al Falchetto di Santo Stefano Belbo, spazio al reading/concerto di Caterina Zamboni Russia con i musicisti del Conservatorio di Alessandria. A Cassinasco, la serata prende vita con Alessio Lega, lo stand-up di Salvo Di Paola e il dj set di Radio Bandito.

Domenica 6, la mattinata al Sacrario dei Caffi sarà dedicata alla commemorazione ufficiale dei caduti delle formazioni partigiane della zona, culminando con l’orazione di Francesco Memo. Nel pomeriggio a Nizza Monferrato, protagonisti i fumettisti Maicol & Mirco e Davide Toffolo, mentre in serata, a Cassinasco, il gran finale vedrà un dibattito sul disegno d’autore e il concerto dei Tre Allegri Ragazzi Morti, accompagnati dal live painting di Maicol & Mirco.

Redazione

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