Le temperature record di questo giugno, definito "il più caldo di sempre a livello globale", stanno mettendo a dura prova non solo i cittadini ma anche il verde pubblico. A lanciare l'allarme è il consigliere comunale Gianfranco Miroglio (Europa Verde - Verdi), che si è fatto portavoce di un'interrogazione firmata da tutti i gruppi e i consiglieri di opposizione per denunciare le condizioni di "sete estrema" in cui versano numerose piante collocate nelle fioriere cittadine.
La questione è stata sollevata attraverso una comunicazione formale indirizzata al sindaco e agli assessori competenti, corredata da immagini che documentano lo stato di sofferenza della vegetazione. Secondo Miroglio e gli altri consiglieri di minoranza, la situazione attuale è evidente a chiunque passeggi per la città e rappresenta "un ulteriore tassello al degrado e all'incuria" di una città che si definisce "turistica".
Nell'interrogazione, l'opposizione pone domande precise sulle modalità di gestione del servizio di manutenzione. Si chiede quali siano le procedure di intervento, chi sia responsabile dei controlli e perché, dati i tempi e le temperature eccezionali, non si sia ancora provveduto a intensificare i passaggi per le operazioni di innaffiatura. Il timore è che l'amministrazione si stia affidando a soluzioni inadeguate e casuali per la sopravvivenza del verde.
"Chi governa la città si illude forse che alle piante siano sufficienti le docce estemporanee di qualche temporale, oppure gli innaffiamenti di birra e di spritz effetto movida?", si legge in tono polemico nel documento. Una provocazione che mira a sottolineare quella che viene percepita come una grave lacuna nella programmazione e nella cura del patrimonio pubblico.
L'interrogazione si conclude con un'amara riflessione. Scorci di questo genere, secondo l'opposizione, non fanno che aggiungere "sensazioni e suggestioni negative", quasi a suggerire l'esistenza di reiterate azioni, volontarie o meno, che configurano una sorta di "tortura nei confronti del verde pubblico". I consiglieri di minoranza restano ora in attesa di un riscontro da parte della giunta.
In allegato il testo dell'interpellanza