Cultura e tempo libero - 28 giugno 2025, 13:47

Violenza di genere: doppio riconoscimento per l'analisi di un'autrice astigiana

In due mesi la classicista di origini astigiane ha ottenuto due importanti riconoscimenti a Foggia e Pescara

Orietta Ravizza

Orietta Ravizza

Un'analisi che intreccia mitologia, religione e la tragica attualità della violenza di genere. È questo il cuore dell'articolo Per Giulia e Saman. Il mito del Padre, la colpa delle madri, scritto dall'antichista e opinionista Orietta Ravizza, che ha recentemente fatto incetta di premi in due distinti concorsi nazionali e internazionali.

Il lavoro della scrittrice, nata ad Asti e cresciuta a Castell'Alfero, ha ottenuto un prestigioso secondo posto al Premio internazionale di letteratura e arti visive “Ciò che Caino non sa VI edizione 2025”. La cerimonia di questo concorso, focalizzato sul contrasto alla violenza su donne e minori e organizzato dall'Accademia delle arti e delle scienze filosofiche, si è tenuta lo scorso 21 giugno a Foggia, presso Palazzo Dogana.

La giuria ha sottolineato la forza del pezzo, premiato per "la struttura linguistica e il contenuto concettuale". L'articolo, si legge nella motivazione, è stato apprezzato per i "puntuali riferimenti alla mitologia e alla religione e dalla ricchezza delle immagini, che generano una notevole carica emotiva".

A questo importante riconoscimento internazionale si aggiunge un altro podio, conquistato a Pescara. In quell'occasione, la Ravizza si è piazzata terza al Premio letterario nazionale di giornalismo e poesia “Il grande sorpasso III edizione 2025”.

Una doppia affermazione che conferma la capacità dell'autrice di leggere il presente attraverso le lenti della cultura classica. Residente a Torino, Orietta Ravizza è laureata con lode in Lettere Classiche e ha conseguito un master in Comunicazione pubblica, d'impresa e relazioni industriali.

Redazione

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