Al teatro della Torretta ad Asti, domenica 6 luglio alle 18, si terrà il concerto "Il tango, dalle origini a Piazzolla, parole e musica", uno spettacolo tutto dedicato al celebre genere musicale e ballo sudamericano.
"Il tango non è una danza, ma un'ossessione. Per il tanguero è una parte della vita, come mangiare e dormire. Erotica e appassionata, inquietante e malinconica, che coinvolge corpo e anima", diceva il ballerino Carlos Gavito. Infatti, sarebbe troppo semplice classificarlo come un genere musicale, quando rappresenta musica, danza, prosa, poesia: un simbolo, una bandiera, una “manera de vivir".
Di origini africane, in una delle tante lingue sudafricane, tango vuol dire “insieme", caratteristica fondamentale di questo ballo.
Ma è in Argentina e in Uruguay, a cavallo tra Otto e Novecento, che nasce nella maniera in cui lo conosciamo oggi: la classe dirigente argentina decide di aprire le frontiere agli immigrati, sperando nel loro contributo nel mondo lavorativo. Ma l'Argentina non si rivela per gli immigrati la terra promessa, e devono ben presto rinunciare ai loro sogni, adattandosi ai lavori più umili, e accalcandosi nelle periferie di Buenos Aires e Montevideo. Lì, il tango sboccia come ballo popolare, rifiutato dalle classi alte, diffuso nelle zone marginali, associare a delinquenza, malavita, prostituzione.
"Una volta il tango era un'orgiastica diavoleria, oggi è un modo di camminare", scriveva Jorge Luis Borges. Non a caso il "postribulo", il bordello diventò il principale luogo di socializzazione, dove il potere inclusivo della musica era la chiave per trovare un punto di incontro tra le diverse culture, l'incontro di persone emigrare dal loro paese, povere, infelici, nostalgiche.
Poi, a inizio Novecento viene esportato in Europa, dove inizia a liberarsi dell'etichetta del popolare, diventando nazionale, e poi internazionale: un prodotto adatto anche alle persone perbene.
Lo spettacolo, portato in scena dai ballerini Andrea Povero, Silvia Bella e dalla pianista Ernesta Aufiero, arriverà fino al repertorio di Astor Piazzolla, passato alla storia come il rivoluzionario del tango, nonostante i puristi lo abbiano etichettato come “El asesino del tango".
Il suo Tango Nuevo è una testimonianza del potere trasformativo della musica e della capacità di un singolo artista di ridefinire un intero genere musicale.
Il programma
El choclo, Villoldo, 1903
La cumparsita, Rodriguez, 1907
Jalousie, Gade, 1925
Por una cabeza, Gardel, 1935
La yumba, Pugliese, 1946
Le quattro stagioni, Cuatro Estaciones Portenas, Astor Piazzolla, 1965-70
Estate, 1965
Autunno, 1969
Inverno, 1970
Primavera, 1970
Libertango, Piazzolla, 1974
Oblivion, 1982
L'esecuzione di ogni brano sarà preceduta dalla presentazione del compositore e delle caratteristiche principali del pezzo.
L'ingresso è a offerta libera.
Sono pregate le prenotazioni all’indirizzo ernesta.aufiero@gmail.com o al numero 3490940705.
Lo spettacolo verrà replicato il 19 luglio al Caffè delle Masche, Revigliasco.