È trascorso oltre un anno dalla petizione indetta da Apri ASTI per intitolare una rotonda all'artista amatissimo Giorgio Faletti, scomparso nel 2014, ma l'iniziativa sembra essere rimasta in un limbo amministrativo. A farsi portavoce di questa richiesta è Renata Sorba, presidente di APRI Asti, che rilancia pubblicamente l'appello al Comune per ottenere chiarezza sulla vicenda.
Una petizione nel nome di Faletti
Lo scorso anno nel decennale della scomparsa di Giorgio Faletti, artista e scrittore astigiano, Apri Asti aveva promosso una raccolta firme per dedicare una rotonda in corso Torino alla sua memoria. La proposta originale suggeriva la rotonda di piazza Torino e fu regolarmente protocollata presso il Comune di Asti, indirizzata al sindaco e al presidente della commissione toponomastica. La petizione raccolse centinaia di adesioni da parte di amici, sostenitori e ammiratori di Faletti, ma a distanza di un anno non è ancora giunta una risposta scritta dall’amministrazione.
Lo scorso ottobre, durante una manifestazione in città, Renata Sorba aveva interpellato direttamente il sindaco Rasero per avere aggiornamenti sulla richiesta. Il primo cittadino, in forma verbale, rispose che la proposta per piazza Torino non era realizzabile a causa di problemi legati alla presenza di numeri civici. In quell’occasione, Sorba suggerì una nuova alternativa: la rotonda situata all'incrocio tra corso Torino e via Filippo Corridoni, una posizione significativa dato che si trova nelle vicinanze della casa natale di Giorgio Faletti. Tuttavia, dopo mesi, la proposta sembra ancora priva di un riscontro formale.
Undici anni senza Giorgio: un’occasione mancata?
In questi giorni, ricorre l’undicesimo anniversario della scomparsa di Faletti. Per Renata Sorba e per i firmatari della petizione, il silenzio del Comune rappresenta "non solo una mancanza di rispetto verso chi ha partecipato attivamente all’iniziativa, ma anche un’occasione mancata per valorizzare un concittadino che tanto ha dato alla cultura e alla fama del territorio astigiano".
“È importante che la nostra città rivaluti e omaggi personalità come Giorgio Faletti, scrive Sorba nella sua lettera al direttore, per ricordarci quanta cultura e arte il nostro territorio ha saputo raccontare ed esportare.”
Con questa lettera, la presidente di Apri Asti chiede che venga fornita una risposta scritta e motivata da parte dell'amministrazione, sia che si tratti di un’accettazione o di un diniego. Per i promotori dell’iniziativa, è fondamentale che una proposta così “bella, sana e doverosa” non venga lasciata in sospeso.
L’appello di Sorba invita il Comune a riflettere sull'importanza di mantenere vivi e tangibili i ricordi dei protagonisti culturali locali, ribadendo quanto omaggi di questo tipo possano riaffermare la centralità culturale e artistica di Asti nel panorama nazionale.
Il caso della rotonda per Giorgio Faletti non è solo una questione di toponomastica, ma di memoria collettiva, di identità culturale e di rispetto per una comunità che chiede di valorizzare i suoi simboli. La città di Asti e la sua amministrazione, nel rispondere alla richiesta, avranno l’occasione di dimostrare quanto tengano al legame tra territorio, cultura e memoria condivisa.