Politica - 09 luglio 2025, 07:16

Competenze certificate, un investimento sul futuro

Un bando da 6 milioni per rafforzare il valore del sapere appreso dentro e fuori dalle aule

Competenze certificate, un investimento sul futuro

La Regione Piemonte rilancia con forza sul fronte della certificazione delle competenze, presentando oggi un bando da 6 milioni di euro rivolto agli enti specializzati nell’individuazione, validazione e certificazione delle competenze. Un’opportunità concreta, aperta dal 16 luglio al 16 settembre, che punta a offrire ai cittadini piemontesi un servizio di eccellenza per mettere nero su bianco ciò che sanno fare, a prescindere da dove e come lo abbiano imparato.

Un sistema premiato in Europa

Quella piemontese non è solo una buona prassi locale, ma un modello riconosciuto anche oltre confine. Nel 2022 il Piemonte ha ricevuto il Primo Premio nella categoria Policy alla Biennale di Berlino, davanti a oltre 60 Paesi, e nel 2024 è stato scelto come best practice alla Biennale di Kilkenny, in Irlanda. Un orgoglio non da poco, che testimonia come il sistema IVC (Individuazione, Validazione e Certificazione) sia solido, continuativo e soprattutto finanziato, a differenza di quanto avviene nel resto d’Italia.

Chiorino: “Un messaggio chiaro a chi lavora”

Il cuore di questo progetto, però, resta la persona. “La certificazione delle competenze è uno strumento strategico: significa riconoscere e dare valore a ciò che una persona sa fare, indipendentemente da dove e come lo ha imparato. È un messaggio chiaro: nessuno deve sentirsi invisibile o impreparato di fronte alle sfide del mondo del lavoro” ha spiegato Elena Chiorino, vicepresidente e assessore alla Formazione professionale. E ha aggiunto: “Come Regione continuiamo a investire in percorsi concreti, perché crediamo nella dignità di ogni lavoratore, nella libertà di costruirsi un futuro e nella valorizzazione del merito.”

I numeri di un successo che cresce

Dal 2021, anno in cui il servizio è partito in via sperimentale, oltre 1.000 persone hanno potuto certificare le proprie competenze. Di queste, il 55% erano già occupate e spesso hanno migliorato la propria posizione lavorativa. Le donne rappresentano il 60%, con un picco di richieste da chi ha acquisito capacità importanti nei contesti di cura o in lavori informali. Il 25% è costituito da persone di origine straniera, che grazie a questo servizio riescono a far valere percorsi di studio e lavoro anche maturati all’estero.

Un risultato che parla chiaro: la certificazione delle competenze si sta rivelando un tassello fondamentale per aumentare l’occupabilità, favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e sostenere le imprese alla ricerca di professionalità qualificate.

Guardare oltre il titolo di studio

L’obiettivo della Regione è ambizioso ma semplice: aiutare ogni cittadino a mettere in luce tutte le competenze acquisite nella vita, non solo quelle scolastiche, per migliorare la ricerca di un lavoro o proseguire gli studi. In un mercato che corre verso la digitalizzazione ma non rinuncia ai mestieri tradizionali, sapere certificare ciò che si sa fare diventa un vero lasciapassare per la dignità e il futuro.

Per informazioni dettagliate sul bando, è possibile consultare il portale ufficiale: https://bandi.regione.piemonte.it/

Redazione


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