L'Associazione Culturale "La Stele di Nettuno", con il patrocinio del Comune di Roatto, organizza per venerdì 18 luglio l'incontro "Storie e aneddoti di un capo redattore del TG3 RAI". Protagonista dell'evento, che si terrà alle 21 in Piazza Piemonte a Roatto, sarà il portacomarese Carlo Cerrato, uno dei volti più noti del giornalismo piemontese.
Cerrato, che le generazioni più recenti di cronisti hanno conosciuto come capo redattore della TGR a Torino, è anche considerato la memoria storica della Gazzetta del Popolo, quotidiano dove ha lavorato a lungo prima di approdare in Rai. Durante la serata, dialogando con il dottor Paolo Aubert, ripercorrerà la sua lunga carriera attraverso episodi e retroscena, alcuni noti e molti altri inediti ma meritevoli di essere raccontati.
L'incontro sarà anche l'occasione per presentare il suo ultimo libro, "Milli, una donna", dedicato alla vita sorprendente di Emilia Cadorna. Nata a Costigliole nel 1899, fu una giornalista capace di pubblicare il suo primo libro a soli 21 anni, per poi diventare corrispondente da Parigi per importanti testate italiane. A 27 anni collaborava con "L'Intransigeant", il principale quotidiano serale parigino, e a 29 sposò Giovanni Boldini, il celebre pittore della Belle Époque, che la nominò sua erede universale solo due anni dopo. La sua fu un'esistenza vissuta come un'opera d'arte: dalla formazione cattolica ai velati ideali socialisti, attraverso l'ascesa e il declino del Fascismo, fino a un instancabile lavoro di promozione del Maestro Boldini nel dopoguerra.
Giornalista professionista dal 1978, Carlo Cerrato (Portacomaro, 1951) ha avuto una carriera ricca e variegata. Dopo gli anni alla "Gazzetta del Popolo", è entrato in Rai alla nascita del Tg3, diventando poi capo redattore per la Valle d'Aosta, la Liguria e infine il Piemonte fino al 2013. Ha inoltre curato trasmissioni nazionali di successo come Tgr Leonardo, Ambiente Italia e Montagne. Attualmente è Direttore della Fondazione Giovanni Goria e Presidente della Fondazione Gente&Paesi.
La serata, a ingresso libero, si preannuncia come un appuntamento di grande interesse culturale, con ampio spazio dedicato alle domande del pubblico.