Ultim'ora - 18 luglio 2025, 09:32

Gaza, cardinale Pizzaballa in missione con 500 tonnellate di aiuti. Papa sente Netanyahu

Gaza, cardinale Pizzaballa in missione con 500 tonnellate di aiuti. Papa sente Netanyahu

(Adnkronos) - Il cardinale Pizzaballa, assieme al patriarca Teofilo, si trova in missione a Gaza con un carico di 500 tonnellate di aiuti per la popolazione civile, all'indomani del raid israeliano che ha colpito la chiesa cattolica della Sacra Famiglia a Gaza City, provocando tre morti e diversi feriti tra cui il parroco Gabriel Romanelli.  

Durante la loro permanenza, si apprende dal patriarcato latino, “la delegazione incontrerà i membri della comunità cristiana locale, porgerà le condoglianze e la solidarietà e sarà al fianco di coloro che sono stati colpiti dai recenti eventi. Il card. Pizzaballa valuterà personalmente le esigenze umanitarie e pastorali della comunità, per contribuire e guidare la presenza e la risposta continua della Chiesa”.  

Su richiesta del Patriarcato Latino, e in coordinamento con i partner umanitari, “è stato garantito l’accesso per la consegna di aiuti non solo alla comunità cristiana, ma anche al maggior numero possibile di famiglie”. Sono entrate centinaia di tonnellate di scorte alimentari, nonché kit di pronto soccorso e attrezzature mediche di urgente necessità. Inoltre, il Patriarcato ha garantito l’evacuazione delle persone ferite nell’attacco verso strutture mediche fuori Gaza, dove riceveranno cure. 

Ad annunciare l'arrivo di Pizzaballa nelle Striscia era stato stamani il ministro degli Esteri Antonio Tajani in una dichiarazione in cui precisa di essere in contatto con il Cardinale: "Il Governo italiano chiede a Israele di interrompere le azioni militari e di garantire in maniera totale la sicurezza dei due inviati nella loro importante missione", ha aggiunto il ministro.  

"Israele e Hamas devono raggiungere un cessate il fuoco, la guerra a Gaza deve cessare, bisogna scegliere definitivamente la via del negoziato diplomatico per interrompere gli attacchi che coinvolgono la popolazione civile, per liberare tutti gli ostaggi israeliani, per far entrare al più presto gli aiuti necessari". 

Papa Leone XIV ha intanto chiamato il card. Pizzaballa e il Patriarca Teofilo al loro ingresso a Gaza per offrire loro il suo sostegno, la sua vicinanza e le sue preghiere. “Preghiamo per la sicurezza della delegazione e per la sospensione delle attività militari durante la visita. Il Patriarcato Latino rimane saldo nel suo impegno nei confronti della comunità cristiana e dell’intera popolazione di Gaza. Non saranno dimenticati, né abbandonati”, fa sapere il Patriarcato latino di Gerusalemme, come riporta il Sir. 

Anche il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha avuto un colloquio telefonico con Papa Leone XIV, come riferito dal Vaticano. Durante la conversazione, il Pontefice ha ribadito "l’appello a un rinnovato impegno per i negoziati, un cessate il fuoco e la fine della guerra".  

Il Papa ha inoltre espresso "preoccupazione per la tragica situazione umanitaria della popolazione di Gaza, i cui bambini, anziani e malati stanno pagando un prezzo straziante". Leone XIV ha sottolineato anche "l’urgente necessità di proteggere i luoghi di culto e tutte le persone presenti in Israele e nei territori palestinesi". 

L'attacco alla Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza City è stato "un errore da parte degli israeliani", ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, rendendo noto che c'è stato un colloquio tra Donald Trump e Benjamin Netanyahu per affrontare la questione, dopo il quale il premier israeliano avrebbe deciso di rilasciare una dichiarazione per spiegare l'accaduto. 

"Israele si rammarica profondamente che un colpo vagante abbia colpito la Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza. Ogni vita innocente persa è una tragedia. Condividiamo il dolore delle famiglie e dei fedeli", ha affermato l'Ufficio di Netanyahu in una nota pubblicata su X, sottolineando l’impegno delle autorità israeliane a fare chiarezza sull’accaduto: "Israele sta indagando sull’incidente e resta impegnato nella protezione dei civili e dei luoghi sacri". 

L’esercito israeliano ha quindi confermato che la Chiesa della Sacra Famiglia è stata colpita accidentalmente da schegge di un colpo di carro armato sparato durante un’operazione militare nella città. "È emerso che frammenti di un proiettile sparato durante un’attività operativa nella zona hanno colpito per errore la chiesa", si legge nella dichiarazione, precisando che l’incidente è attualmente oggetto di indagine. 

webinfo@adnkronos.com (Web Info)

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU