Attualità - 27 luglio 2025, 09:45

Il Liceo scientifico "Vercelli" di Asti dice no all'accorpamento con il "Penna"

Corpo docente, genitori e studenti uniti contro la fusione: "Operazione fatta al buio senza garanzie"

Il Liceo scientifico "Vercelli" di Asti dice no all'accorpamento con il "Penna"

Il Liceo Scientifico "Vercelli" di Asti alza la voce contro l'ipotesi di accorpamento con l'Istituto "G. Penna", esprimendo una contrarietà unanime che coinvolge l'intero corpo docente, gli studenti e i genitori. La presa di posizione arriva in vista del 29 luglio, quando il Consiglio Provinciale dovrà pronunciarsi sul Piano di programmazione della Rete scolastica.

Una decisione contestata su più fronti

La ferma opposizione del "Vercelli" è emersa chiaramente attraverso i suoi organi collegiali. Il Collegio docenti ha espresso parere sfavorevole alla fusione, mentre il Consiglio di istituto ha registrato il voto contrario all'unanimità della componente genitori e studenti.

"Non si tratta affatto di difendere una antiquata identità elitaria, precisano dalla scuola con una nota, ma di avere garanzie sulla futura gestione della nostra scuola, considerata l'instabilità dirigenziale e amministrativa in cui si effettua questa operazione".

Le preoccupazioni del liceo

I rappresentanti dell'istituto sollevano interrogativi concreti sulle conseguenze dell'accorpamento:

  • Che fine faranno i laboratori e gli strumenti di cui il liceo si è dotato nel tempo?
  • Come verranno preservate le sperimentazioni già avviate?
  • Quali garanzie esistono per le risorse indispensabili al successo formativo degli studenti?

Il malcontento è amplificato dal fatto che l'istituto ha scoperto la decisione politica solo a febbraio, senza essere coinvolto nel processo decisionale.

Tre progetti "tutti validi" ma sconosciuti

Secondo quanto emerso da anticipazioni stampa, sono stati presentati tre progetti di accorpamento che la consigliera provinciale con delega alla programmazione scolastica, Tiziana Gaeta, ha definito "tutti validi". Tuttavia, il "Vercelli" sottolinea che "nessuno è stato presentato dalla nostra scuola", non essendo interessata a perdere la propria autonomia.

La proposta di un anno di prova respinta

Secondo la nota, nonostante la contrarietà, il liceo aveva avanzato una proposta di compromesso: un anno di prova (2025-26) prima dell'accorpamento definitivo previsto per il 2026-27. Durante questo periodo, il dirigente scolastico Marino del "Penna" e il direttore dei servizi amministrativi Vardaro del "Vercelli" avrebbero potuto "sperimentare e valutare realisticamente gli ipotizzati vantaggi".

Questa richiesta, definita "più che ragionevole" dalla scuola, non ha però trovato accoglimento.

Il "Vercelli" rivendica il proprio status di eccellenza, supportato da dati oggettivi. La scuola è stata recentemente riconosciuta da Eduscopio come centro di eccellenza in Piemonte e ha ottenuto riconoscimenti nazionali in ambito accademico e di ricerca.

La critica al sistema

Nel comunicato, l'istituto lancia una critica più ampia alle politiche educative: "Come troppo spesso la pratica insegna, le decisioni pertinenti il mondo della scuola vengono prese solo in nome di un fantomatico risparmio e non del merito, quando invece questo dovrebbe essere il vero investimento sul futuro delle prossime generazioni".

Redazione

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