La richiesta di maggiore sicurezza nei centri urbani del Piemonte arriva sui banchi del Consiglio regionale con un atto di indirizzo presentato dal gruppo di Fratelli d'Italia. La proposta mira a impegnare la Giunta a stanziare risorse dedicate alle Province per rafforzare le politiche di presidio e contrasto alla microcriminalità, d'intesa con le Prefetture.
L'iniziativa nasce dalla constatazione che la sicurezza urbana è una delle principali preoccupazioni dei cittadini, non solo nei grandi capoluoghi ma anche nei centri di medie dimensioni. Secondo i proponenti, i sindaci si trovano sempre più spesso a gestire situazioni di disagio, degrado e abbandono sociale senza avere strumenti adeguati per fornire risposte efficaci e tempestive.
Per questo, l'atto di indirizzo spinge per un modello di "sicurezza urbana integrata", che non si affidi unicamente all'azione delle forze dell'ordine ma coinvolga attivamente il sistema dei servizi sociali, la gestione della mobilità, l'illuminazione pubblica e il monitoraggio tecnologico. Un approccio che richiede una forte sinergia tra istituzioni.
Il consigliere astigiano di Fratelli d'Italia, Sergio Ebarnabo, ha sottolineato con forza la necessità di questo intervento, rimarcando le esigenze specifiche del suo territorio. "La sicurezza è una priorità che i cittadini ci segnalano costantemente", ha dichiarato il consigliere. "Asti, come altri importanti centri piemontesi, ha bisogno di strumenti concreti per rispondere a fenomeni di degrado e microcriminalità che minano la tranquillità della vita quotidiana. Questo atto di indirizzo va nella direzione giusta: dare alle Province, e di conseguenza ai Comuni, le risorse per agire in modo mirato sul territorio, in piena sinergia con le Prefetture", ha concluso.
L'obiettivo è duplice: da un lato, promuovere accordi istituzionali sul modello del "Patto per la sicurezza" già attivo a Torino, individuando priorità e strategie condivise per ogni territorio; dall'altro, trasferire concretamente fondi alle Province per finanziare progetti mirati a migliorare il presidio e la vivibilità delle aree urbane e periurbane. Una strategia che punta a rendere strutturale il supporto della Regione agli enti locali nella complessa sfida della sicurezza.