Economia e lavoro - 31 luglio 2025, 17:54

Approvato in Consiglio il rendiconto 2024 della Regione Piemonte: tra segnali positivi e forti critiche

Via libera in Consiglio regionale al rendiconto 2024: entrate per 16,59 miliardi e disavanzo a 1,065 miliardi. L’opposizione denuncia criticità su residui, ritardi nei pagamenti e aumento dell’Irpef

Approvato in Consiglio il rendiconto 2024 della Regione Piemonte: tra segnali positivi e forti critiche

Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato il rendiconto per l’esercizio finanziario 2024, che restituisce una fotografia puntuale della gestione economica dell’Ente. Il documento, parificato dalla Corte dei Conti il 16 luglio scorso, attesta entrate complessive per 16,59 miliardi di euro, di cui 14,12 già riscosse, mentre le restanti 2,47 miliardi sono ancora da incassare. Sul fronte delle spese, sono stati impegnati 16,34 miliardi di euro: 13,61 già pagati e 2,73 ancora da saldare. I residui attivi ammontano a 5,56 miliardi, mentre quelli passivi superano i 6 miliardi. Il disavanzo si attesta a 1,065 miliardi, con una situazione di cassa pari a 310 milioni.

Maggioranza: “Bilancio solido, disavanzo in calo”

La relatrice di maggioranza Debora Biglia (Forza Italia) ha definito il rendiconto “un risultato positivo, frutto di una gestione oculata”, sottolineando il riconoscimento arrivato dalla Corte dei Conti e l’impegno nella progressiva riduzione del disavanzo. Anche il capogruppo di Fratelli d’Italia, Carlo Riva Vercellotti, ha ribadito che “il giudizio positivo della Corte e la riduzione del debito regionale di un miliardo sono segnali chiari di buona amministrazione”. Ha inoltre elogiato l’uso virtuoso dei fondi PNRR e strutturali, ricordando che i ritardi nei pagamenti sono una criticità storica ereditata dal centrosinistra.

Opposizione compatta nel voto contrario

Tuttavia, il voto contrario delle opposizioni è stato compatto e fortemente motivato. Per Alice Ravinale (AVS), la modifica dell’ultima ora alle partite attive da 30 milioni – avvenuta pochi giorni prima della parifica – ha minato la trasparenza dell’iter. “Non possiamo parlare di passaggio trionfale – ha dichiarato – abbiamo uno stock di crediti non riscuotibili, come i 325 milioni evasi per il bollo auto, superiori all’aumento Irpef”.

Fabio Isnardi (PD) ha puntato l’attenzione sulla mole di residui attivi e passivi: “Anche incassando tutti i crediti, non potremmo coprire i debiti. Serve una verifica puntuale, anche perché molti di questi crediti risalgono a diversi anni fa”. Ha inoltre denunciato i gravi ritardi nei pagamenti a piccoli comuni e associazioni, che spesso vedono i contributi solo a distanza di oltre un anno.

Anche i consiglieri Dem Pentenero, Avetta, Canalis e Verzella hanno espresso preoccupazione per “la cifra ‘monstre’ dei residui”, le incertezze sui conti della sanità e le ripercussioni sui territori più fragili. “Non possiamo nasconderci dietro la parifica della Corte”, hanno dichiarato.

La capogruppo del M5S Sarah Disabato ha invece criticato le politiche fiscali della Giunta: “Ci si vanta di un bilancio in salute, ma si è dovuto reintrodurre il bollo sui veicoli meno inquinanti e aumentare l’Irpef. La riduzione promessa nel 2028 sa tanto di mossa pre-elettorale”.

Critiche simili da AVS e SUE, con Valentina Cera che ha denunciato “ritardi sulle borse di studio” e Vittoria Nallo che ha parlato di “crisi di liquidità che colpisce studenti, cooperative sociali e territori colpiti da calamità”.

Tronzano: “Ridurremo le tasse, nessun mistero”

In chiusura, l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano ha difeso l’operato della Giunta, rivendicando trasparenza, legalità e risultati concreti: “Nel 2024 abbiamo pagato un miliardo in più rispetto all’anno precedente. Le fatture commerciali vengono oggi saldate entro 30 giorni. L’aumento dell’Irpef è stato approvato con termini chiari, e sarà ridotto nel 2028. Sappiamo che molti cittadini fanno fatica, ma collaboriamo con loro per evitare atteggiamenti vessatori”.

Tronzano ha anche ribadito la collaborazione con la Corte dei Conti e la volontà di migliorare la gestione dei crediti: “La prudenza continuerà a guidare la nostra azione. Il bollo auto è una delle principali entrate regionali: lo tuteleremo, ma con rispetto per chi fatica a pagarlo”.

Redazione

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