Cultura e tempo libero - 01 agosto 2025, 12:29

Corti, colline, comunità: il festival che celebra l'identità del territorio

Dal 6 agosto al 5 settembre la quinta edizione tra Cellarengo, Ferrere e Valfenera con teatro e musica a offerta libera

Un'immagine tratta dallo spettacolo "Trent'anni di grano. Autobiografia di un campo"

Un'immagine tratta dallo spettacolo "Trent'anni di grano. Autobiografia di un campo"

 Cortili come luoghi di accoglienza, colline che abbracciano viaggiatori e residenti, comunità come necessità primaria dell'essere umano. Tre parole che racchiudono l'essenza del festival "Corti, Colline, Comunità e...", giunto alla sua quinta edizione e pronto a animare i territori di Cellarengo, Ferrere e Valfenera dal 6 agosto al 5 settembre.

La manifestazione, organizzata dall'Ecomuseo BMA insieme ai tre comuni coinvolti, si è consolidata come un appuntamento di riferimento per l'offerta culturale nell'affascinante cornice dei comuni astigiani situati in posizione strategica al confine con la provincia di Torino. Il festival gode del contributo della Regione Piemonte e della Fondazione CRASTI, in collaborazione con la Rete Ecomusei Piemonte, il Laboratorio Ecomusei ed Ente Turismo Langhe Monferrato e Roero.

Un progetto che unisce i territori

L'intento del cartellone è quello di innovare, ampliare e sistematizzare l'offerta culturale, valorizzando luoghi significativi per la comunità come spazi di ritrovo pubblici e privati, luoghi legati alla memoria storica dei paesi. Il festival crea così un trait d'union fra i tre comuni attraverso spettacoli di teatro e musica di impronta popolare.

"Continua con sempre maggiore qualità il viaggio in collina durante le nostre serate estive. Le tre comunità si riuniscono con l'intento di aprirsi a un pubblico di villeggianti, di turisti sempre più numerosi e di cittadini alla ricerca di spettacolo e cultura, magari al fresco in una rustica piazza o con lo sfondo di una chiesetta di campagna", commenta Silvio Tealdi, sindaco di Ferrere.

Patrizia Camatel, coordinatrice dell'Ecomuseo BMA, aggiunge: "L'Ecomuseo è un progetto che esprime e valorizza il territorio con la sua gente, le sue unicità, le storie che si fanno memoria. Il Festival traduce nel linguaggio dello spettacolo dal vivo questo intento. Ecomuseo è dialogo, accoglienza, apertura, prospettive per un mondo che cambia; e per questo il Festival è scambio, emozioni, saperi e sapori da portarsi a casa, a fine sera, per sentirsi un po' più ricchi, un po' meglio 'connessi' agli altri esseri umani, una volta almeno, senza social e senza wi-fi".

Il programma: cinque serate di emozioni

L'inaugurazione è prevista per mercoledì 6 agosto alle 21:15 nel giardino del Belvedere di San Secondo a Ferrere, con "Fare un fuoco" di Luigi D'Elia, alla sua prima partecipazione al festival. L'apprezzato narratore, autore e costruttore di scene, conduce una delle ricerche più originali in Italia sul racconto della natura e dei territori. La pièce, molto liberamente ispirata ai Racconti dello Yukon di Jack London e scritta insieme a Francesco Niccolini, racconta le disavventure di un uomo e del suo cane in una natura dalla bellezza tanto assoluta quanto crudele.

Il 21 agosto alle 21 torna in scena il Teatro Degli Acerbi con "Notti magiche. Quel sogno che comincia da bambino" nella piazza del Comune di Ferrere. Massimo Barbero e Tommaso Massimo Rotella, diretti da Patrizia Camatel, porteranno sul palco i ricordi di due amici appassionati di calcio, dialogando con il pubblico sui sogni coltivati fin da bambini, sulle aspettative e sulle emozioni. Un racconto privato e allo stesso tempo universale che usa il calcio come lente per guardare la vita.

Venerdì 22 agosto alle 21 ci si sposta a Cellarengo, presso la Cascina Papa Mora, per ritrovare il Teatro delle Ariette con "Trent'anni di grano. Autobiografia di un campo". Stefano Pasquini e Paola Berselli, della formazione teatrale bolognese che ha conquistato successo in Italia e in Europa, presenteranno uno spettacolo nato dal loro diario di vita quotidiana. Gli spettatori seduti attorno a un grande tavolo basso, loro al centro su un pavimento coperto di chicchi di grano, prepareranno e cuoceranno le tigelle leggendo le parole del diario.

Il gran finale tra musica e riflessione sociale

Giovedì 28 agosto alle 21, in piazza Tommaso Villa a Valfenera, torna il FaberTeater con "Allegro cantabile". Lucia Giordano, Marco Andorno, Francesco Micca, Paola Bordignon, Sebastiano Amadio e Lodovico Bordignon, con la consulenza musicale di Antonella Talamonti e la supervisione di Paolo Nani, porteranno in scena un itinerario ironico e brillante attraverso suono, ritmo e timbro.

Il festival si chiude venerdì 5 settembre alle 21 nel cortile della Filanda di Valfenera con "Sono scappata da Collegno. Racconti da matti, racconti da pazzi", uno spettacolo di teatro canzone del duo folk Grama Tera e Simona Carapella. Nove canzoni e nove letture sul disagio psichico e sociale e sulla realtà manicomiale, basate su testimonianze dirette raccolte nell'ospedale psichiatrico di Collegno durante il graduale superamento dell'istituzione manicomiale.

Un festival accessibile e partecipativo

Tutte le serate del festival prevedono ingresso a offerta libera, confermando la vocazione popolare e inclusiva della manifestazione. Alcune serate saranno arricchite da momenti di coinvolgimento, racconto e memoria della comunità sui temi degli spettacoli, rafforzando il legame tra arte e territorio. La manifestazione conferma la capacità dei piccoli centri di proporre iniziative culturali di qualità, attraendo un pubblico sempre più numeroso di turisti e appassionati alla ricerca di esperienze autentiche. In un'epoca dominata dalla tecnologia, il festival offre l'opportunità di ritrovare il piacere dell'incontro diretto, della condivisione di emozioni e della scoperta di territori ricchi di storia e tradizioni.

Per informazioni è possibile contattare il numero 328 7069085 o consultare il sito ecomuseobma.it.

Redazione

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