Sanità - 01 agosto 2025, 16:42

Cardinal Massaia di Asti, l'Asl spiega l'accorpamento di Ginecologia: "Solo per agosto, prassi normale nei reparti chirurgici"

Il direttore sanitario Fabbo replica alle critiche: "Attività regolari ma con meno letti per le ferie estive, normalità dal primo settembre"

Cardinal Massaia di Asti, l'Asl spiega l'accorpamento di Ginecologia: "Solo per agosto, prassi normale nei reparti chirurgici"

Una decisione organizzativa presa mesi fa e legata alle necessità del periodo estivo, non un taglio improvviso ai servizi sanitari. È quanto precisa il direttore sanitario dell'Asl At Andrea Fabbo in merito all'accorpamento temporaneo del reparto di Ginecologia con quello di Chirurgia generale all'ospedale Cardinal Massaia di Asti, scattato oggi primo agosto e denunciato da una nota del consigliere regionale Fabio Isnardi.

La spiegazione dell'Asl: "Decisione presa tre mesi fa"

"Il tema dell'accorpamento è legato solo al periodo delle settimane estive", chiarisce Fabbo, spiegando che "nella riunione del comparto operatorio che abbiamo fatto due o tre mesi fa, abbiamo deciso, a causa della riduzione delle attività chirurgiche che c'è nel periodo estivo, in modo particolare nel periodo di agosto, di accorpare i letti".

La motivazione è di carattere organizzativo e legata alla fisiologica contrazione dell'attività chirurgica durante il mese di agosto. "Essendoci meno attività chirurgica abbiamo dei letti vuoti", spiega il direttore sanitario, sottolineando che "quella minore attività chirurgica è legata alla necessità di far fruire le ferie estive, per dare la rotazione".

Attività regolari ma con meno posti letto

L'accorpamento non comporta una riduzione dei servizi offerti. Come precisa Fabbo, "le attività di ginecologia e chirurgia funzionano regolarmente, solo con meno letti, perché c'è una riduzione delle attività chirurgiche". Si tratta quindi di un adeguamento della disponibilità di posti letto alla effettiva domanda del periodo estivo.

La decisione si inserisce anche nel quadro della gestione delle ferie arretrate del personale sanitario. "Abbiamo anche un accumulo di ferie da far smaltire", riferisce il direttore sanitario, facendo riferimento alle problematiche già emerse in precedenza sul carico di ferie non godute dal personale sanitario.

Prassi diffusa e accordi sindacali

L'Asl sottolinea che si tratta di una prassi consolidata nel settore sanitario. "Questa prassi è abbastanza diffusa d'estate specialmente nei reparti chirurgici", precisa Fabbo, evidenziando che "c'è anche un accordo sindacale su questo, nel senso di garantire turn over nelle ferie".

L'accorpamento temporaneo ha inoltre un obiettivo strategico a medio termine: "Questo garantisce la piena operatività negli altri periodi dell'anno", assicura il direttore sanitario, spiegando che "l'accorpamento di agosto ha la finalità di garantire la ripresa dell'attività a pieno regime dal primo settembre". 

 "La normalità riprenderà il primo settembre", assicura Fabbo, ribadendo che "non è una riduzione di servizi, è solo un accorpamento fisiologico temporaneo".

Questa tempistica coincide con il rientro dalle ferie del personale sanitario e la ripresa a pieno regime delle attività chirurgiche, che durante l'estate subiscono fisiologicamente una contrazione dovuta sia alle ferie che alla minor affluenza di pazienti per interventi programmabili.

 Isnardi, aveva denunciato "l'ennesima riduzione silenziosa dei servizi sanitari" nella provincia astigiana ed  evidenziato la mancanza di comunicazione ufficiale da parte dell'Asl, esprimendo preoccupazione per quello che definiva un possibile "calo progressivo della qualità dell'offerta sanitaria".

"Durante le riunioni del Dipartimento Chirurgico e materno -infantile (verbali aprile 2025) - chiarisce ulteriormente Fabbo - si definiva congiuntamente ai direttori di dipartimento chirurgico l'accorpamento del reparto di ginecologia alla chirurgia e urologia per il mese di agosto in coerenza con la riduzione fisiologica dell'attività chirurgica programmata . Tale iniziativa è diffusa presso i dipartimenti chirurgici, al fine di garantire al personale sanitario la fruizione delle ferie estive,  ottemperando agli adempimenti contrattuali e,  contestualmente sostenere le assenze non programmate (malattia, maternità, etc...) sopraggiunte durante il medesimo periodo, senza richiedere al personale stesso di rinunciare ai propri periodi di riposo psico fisico programmati e calendarizzati".

Il commento del direttore generale Giovanni Gorgoni

il direttore generale dell’Asl AT, Giovanni Gorgoni, precisa quanto segue: “Nessuna anomalia e nessun degrado nella qualità dei servizi per il reparto di Ginecologia, che conserva elevati standard. Si tratta del fisiologico accorpamento estivo - comune ovunque - per consentire il diritto alla fruizione delle ferie al personale che ne ha già accumulate tante. Proprio la criticità sollevata nei giorni scorsi dagli organi di informazione. 

La misura era stata collegialmente adottata e programmata nello scorso mese di aprile da questa Direzione strategica, in accordo con i reparti delle Chirurgie, Anestesia e Rianimazione, e la Direzione delle professioni sanitarie. La disposizione è stata studiata in modo tale che tutte le urgenze siano sempre e comunque garantite e gli interventi programmati siano in linea con l’attesa clinicamente consentita; da settembre si ritornerà alla consueta normalità degli altri 11 mesi”.

Betty Martinelli

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