Noemi Zanforlin, neolaureata in Graphic Design e Art Direction all'ACME di Novara con 110 e lode, ha trasformato la sua passione per l'astronomia in un progetto di tesi innovativo: un libro illustrativo dedicato ai bambini non vedenti. Originaria di Villafranca d'Asti, Noemi, grazie anche al suo relatore Alfredo Ghidelli, ha lavorato con cura ogni dettaglio, dalle illustrazioni in rilievo alle descrizioni in Braille, fino a una traccia sonora narrata dalla voce del cantante gospel Fabio Turato.
Un viaggio tattile nel sistema solare
Il libro non è un semplice manuale di astronomia, ma un'esperienza multisensoriale. "L'idea è nata dalla mia passione per le stelle", racconta Noemi. "Pur non avendo competenze scientifiche approfondite, volevo raccontare questo mondo ai bambini, soprattutto a quelli con disabilità visive". Le illustrazioni in rilievo, i testi in Braille e le descrizioni in alfabeto tradizionale permettono a tutti di esplorare il sistema solare, toccando e ascoltando le "meraviglie del cielo".
La sfida delle illustrazioni accessibili
La progettazione non è stata semplice. "Esteticamente, alcune scelte mi piacevano, ma per chi non vedeva diventavano un ostacolo", spiega Noemi. Grazie alla collaborazione con un'associazione di Torino e un'agenzia di design, ha imparato a creare immagini con linee di spessore adeguato, pensate per essere percepite al tatto. "La parte più complessa è stata capire come tradurre visivamente ciò che doveva essere comprensibile al tocco", ammette.
Dalla teoria alla pratica
Per realizzare il libro, Noemi ha condotto ricerche sulle disabilità visive e intervistato un ragazzo ipovedente di Asti. "Volevo capire come rielaborare le informazioni per chi non ha mai visto", dice. Le descrizioni sono volutamente semplici, con dettagli basilari come "Nettuno" o "Plutone", mentre le didascalie in Braille guidano l'esplorazione. Il progetto è stato presentato a due associazioni per non vedenti, a Vercelli e Novara, con un focus sui più piccoli.
Un lavoro gratificante
Nonostante le difficoltà, Noemi definisce il progetto "totalmente gratificante". "La sfida maggiore è stata la stampa e la progettazione tecnica, ma il risultato è valso ogni sforzo", conclude. Un libro che, oltre a essere un traguardo accademico, rappresenta un ponte verso l'inclusione e la meraviglia dello spazio, accessibile a tutti.