Noemi Zanforlin, neolaureata in Graphic Design e Art Direction all'ACME di Novara con 110 e lode, ha trasformato la sua passione per l'astronomia in un progetto di tesi innovativo: un libro illustrativo dedicato ai bambini non vedenti. Originaria di Villafranca d'Asti, Noemi ha lavorato con cura ogni dettaglio, dalle illustrazioni in rilievo alle descrizioni in Braille, fino a una traccia sonora narrata dalla voce del cantante gospel Fabio Turato.
Un viaggio tattile nel sistema solare
Il libro non è un semplice manuale di astronomia, ma un'esperienza multisensoriale. "L'idea è nata dalla mia passione per le stelle", racconta Noemi. "Pur non avendo competenze scientifiche approfondite, volevo raccontare questo mondo ai bambini, soprattutto a quelli con disabilità visive". Le illustrazioni in rilievo, i testi in Braille e le descrizioni in alfabeto tradizionale permettono a tutti di esplorare il sistema solare, toccando e ascoltando le "meraviglie del cielo".
La sfida delle illustrazioni accessibili
La progettazione non è stata semplice. "Esteticamente, alcune scelte mi piacevano, ma per chi non vedeva diventavano un ostacolo", spiega Noemi. Grazie alla collaborazione con un'associazione di Torino e un'agenzia di design, ha imparato a creare immagini con linee di spessore adeguato, pensate per essere percepite al tatto. "La parte più complessa è stata capire come tradurre visivamente ciò che doveva essere comprensibile al tocco", ammette.
Dalla teoria alla pratica
Per realizzare il libro, Noemi ha condotto ricerche sulle disabilità visive e intervistato un ragazzo ipovedente di Asti. "Volevo capire come rielaborare le informazioni per chi non ha mai visto", dice. Le descrizioni sono volutamente semplici, con dettagli basilari come "Nettuno" o "Plutone", mentre le didascalie in Braille guidano l'esplorazione. Il progetto è stato presentato a due associazioni per non vedenti, a Vercelli e Novara, con un focus sui più piccoli.
Un lavoro gratificante
Nonostante le difficoltà, Noemi definisce il progetto "totalmente gratificante". "La sfida maggiore è stata la stampa e la progettazione tecnica, ma il risultato è valso ogni sforzo", conclude. Un libro che, oltre a essere un traguardo accademico, rappresenta un ponte verso l'inclusione e la meraviglia dello spazio, accessibile a tutti.