Attualità - 04 agosto 2025, 12:15

Carceri del Piemonte al collasso e con l’estate aumenta il rischio di tensioni: ad Asti un tasso di occupazione del 127%

La maggior parte degli istituti ha più detenuti rispetto ai posti a disposizione. La regione supera la media nazionale di sovraffollamento

(Merphefoto)

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Le carceri piemontesi sono al collasso. La situazione, per quanto riguarda il sovraffollamento, è diversa, però, a seconda dell’istituto di pena. In tutta la regione sono 13. Sette hanno più detenuti rispetto alla capienza. Due sono al limite. Quattro sono nella norma. A stabilirlo sono gli ultimi dati forniti dal garante dei detenuti della Regione nell’ultimo focus del 30 giugno. 

L’estate è sempre una stagione difficile per chi vive recluso, ma anche per chi opera all’interno. Il caldo fa aumentare il rischio di rivolte e disordini. E dove gli ambienti sono stracolmi, il rischio aumenta.

I dati sul Piemonte

In Piemonte sono detenute 4.346 persone, quando i posti a disposizione sono 3.979. In Italia oltre 61mila sono dietro le sbarre, con gli istituti che potrebbero accoglierne poco più di 51mila. 

E così il tasso di sovraffollamento nazionale è pari al 112%, ma se ci si concentra solo sui detenuti della nostra regione la percentuale sfiora il 121%, quasi dieci punti percentuali sopra la media.

Le carceri piemontesi dove si supera la capienza 

Torino e Ivrea sono tra le case circondariali più sovraffollate. Nella prima si contano 1.491 detenuti (su 1.118 di capienza), mentre nel carcere eporediese sono 259 (su 195 a disposizione). Al Lorusso-Cotugno, così come a Ivrea la percentuale di sovraffollamento è attorno al 133%. Ma è la casa di reclusione San Michele di Alessandria la realtà messa peggio: con un tasso del 142% e 376 reclusi in spazi che ne potrebbero contenere 265.

Segue Vercelli: 320 detenuti per 231 posti e un tasso al 138%. E non va meglio ad Asti: 261 detenuti (su 205 posti) e un tasso al 127%. Anche Novara sopra la media: 168 detenuti (su 156 posti) e un tasso al 107%. 

Discorso a parte per Verbania: 77 detenuti (su 53 posti) e un tasso al 145%, il peggiore in termini assoluti, ma qui, come specificato dal garante Bruno Mellano, importanti migliorie strutturali sono state attuate. 

A “tappo” anche l’istituto di Biella con 369 reclusi e 394 posti disponibili (93% di sovraffollamento). Così come è al limite la caca circondariale Don Soria di Alessandria: 212 i presenti in spazi che ne potrebbero contenere 212 (e un tasso al 91%)

Dove la capienza è rispettata

Nonostante permangano altre problematiche (strutturali e di carenza di organico in primis) la capienza è rispettata in tutti e quattro i carceri della provincia di Cuneo. Al Cerialdo sono 368 i detenuti su 433 posti (85,2% di sovraffollamento). Al Montalto di Alba sono 42 i detenuti su una capienza che sarebbe di 138 posti, ma attualmente è ridotta per interventi a 54 (77% di tasso). Al Morandi di Saluzzo capienza rispettata: 330 detenuti su 424 posti (77,8%), così come il carcere a custodia attenuata di Fossano: 104 persone su 136 posti (76,5%). 

Il dato su stranieri e donne

Il report del Garante riporta anche quella che è la percentuale di stranieri in carcere. In Italia sono oltre 19mila, mentre in Piemonte se ne contano attualmente 1.770 con una percentuale superiore alla media nazionale (41% in Piemonte, 31% il dato nazionale).

Maggiormente distribuiti, rispetto al totale, a Cuneo (222, il 60%), al Don Soria di Alessandria (117, 55%), Torino (706 detenuti, 47%). Dove c’è meno detenzione straniera a Saluzzo (11, 3,3%) e Asti (23, 8,8%).

Le donne detenute sono attualmente 160. La maggior parte a Torino (135), il resto a Vercelli (25). 

Daniele Caponnetto

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