La battaglia sui piccioni ad Asti si trasforma in scontro politico. Dopo l'attacco del circolo SEquS al Partito Democratico per l'interpellanza sulla proliferazione dei colombi in città, arriva la replica piccata di Maria Ferlisi, capogruppo dem in consiglio comunale.
"Leggo con un misto di stupore e dispiacere l'attacco rivolto al Partito Democratico, esordisce Ferlisi, che respinge al mittente le accuse di aver condotto una crociata contro i volatili. Chi ha letto davvero l'intervento sa bene che non si trattava di una crociata contro i piccioni, ma della richiesta – legittima e documentata – di affrontare un problema igienico e urbano concreto".
La esponente democratica rivendica la legittimità dell'iniziativa: "Chi vive Asti con i piedi per terra sa bene che la presenza eccessiva di guano su marciapiedi, portici, balconi, davanzali, macchine esterne per condizionamento dell'aria negli appartamenti, monumenti e arredi pubblici non è solo un fastidio estetico, ma un rischio per la salute pubblica".
Ferlisi precisa che "nella nostra interpellanza non abbiamo mai proposto misure crudeli o disumane, ma abbiamo chiesto all'Amministrazione se sia previsto un piano rispettoso e ragionato per affrontare il fenomeno", sottolineando come si tratti di "interventi rispettosi del benessere animale, già applicati in molte città europee".
L'affondo più duro è riservato alla modalità di risposta del circolo ambientalista: "Il circolo SequS invece di proporre soluzioni ha scelto di rispondere con un attacco ideologico che mescola, in maniera forzata e confusa, tangenziali, PIL, cementificazioni, capitalismo globale e accuse di greenwashing". Un approccio definito "una lunga tirata retorica per negare la legittimità di chi, semplicemente, si occupa dei problemi della città".
La capogruppo rivendica poi l'ampiezza dell'azione politica democratica, elencando i numerosi temi affrontati dal partito, e conclude con un appello al dialogo: "Invitiamo quindi chi oggi ci critica a incontrarci e confrontarsi con noi, con serenità e spirito costruttivo. Le differenze di visione non devono essere motivo di attacco, ma occasione di dialogo".