Al Direttore - 05 agosto 2025, 10:59

Asti, SEquS denuncia l’ennesimo abbattimento e la continua scomparsa del verde pubblico

Il circolo astigiano punta il dito contro la gestione del patrimonio arboreo da parte dell’Amministrazione: “Una politica che sacrifica gli alberi, ignora il Regolamento del Verde e compromette il futuro della città”

Giuseppe Sammatrice (SEquS)

Giuseppe Sammatrice (SEquS)

Il circolo SEquS di Asti afferma con forza per l'ennesima volta la propria indignazione sulla gestione pubblica del verde da parte dell'Amministrazione.

"L’ennesimo abbattimento, questa volta di un pioppo nei pressi del parco giochi, solleva ancora una volta interrogativi legittimi sulla visione del verde pubblico da parte dell’attuale amministrazione comunale. Le motivazioni addotte dall’assessora Morra possono apparire fondate se considerate singolarmente, ma perdono coerenza se inserite in un contesto più ampio, fatto di numerosi episodi simili che si susseguono da anni e che delineano una linea politica che sembra trascurare il valore del patrimonio arboreo cittadino. 

Dal 2020 ad oggi, l’elenco degli abbattimenti è lungo e, in diversi casi, non accompagnato da adeguate opere di compensazione o ripiantumazione. Citiamo, a titolo esemplificativo: 

-Corso Rosselli (2020): alberi abbattuti in seguito a un violento nubifragio, mai sostituiti se non grazie all'iniziativa dei residenti;

 -Corso Matteotti (2021): una significativa parte dell’alberata venne abbattuta dopo pesanti capitozzature, ma la ripiantumazione è stata parziale e poco efficace; 

-Viale Pilone: platani rimossi e mai sostituiti; 

-Via Crosio: abbattimento di un maestoso cedro, simbolo del quartiere, per far posto a una rotonda stradale;

 -Corso Savona: il caso emblematico dei platani abbattuti per far spazio a un progetto controverso di riqualificazione viaria.

 L'intervento ha provocato una forte reazione da parte di cittadini e comitati, culminata in segnalazioni e ricorsi ancora oggi pendenti. Si attende l’esito delle valutazioni da parte della Corte dei Conti, che potrebbe fare luce sulla correttezza dell’operazione e sull’utilizzo delle risorse pubbliche.

Nel 2021, grazie alla pressione delle associazioni ambientaliste, si era avviato un tavolo tecnico per la redazione di un Regolamento del Verde. Il documento era stato condiviso, approvato e pronto per l’adozione in consiglio comunale. Tuttavia, da allora, nulla è stato fatto: il regolamento giace ancora nei cassetti dell’assessorato, in attesa di essere discusso e approvato. Non si tratta solo di una questione ambientale, ma anche culturale e sociale.

 Il verde urbano è un bene comune, fondamentale per la salute pubblica, il decoro della città e la qualità della vita dei cittadini. Asti rischia di diventare una città sempre più grigia, con spazi verdi ridotti e sacrificati in nome di una logica che privilegia il cemento e l’asfalto. Auspichiamo un cambio di rotta, fondato su una gestione trasparente, partecipata e realmente attenta alla tutela dell’ambiente urbano. È una responsabilità che riguarda tutti, ma soprattutto chi oggi ha l’onere e l’onore di amministrare: ricordiamoci che le scelte di oggi avranno conseguenze dirette sul benessere delle future generazioni."

 SEquS Sostenibilità Equità Solidarietà circolo di Asti 

coportavoce : Giuseppe Sammatrice

 Asti 05 agosto 2025

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