Asti si prepara a celebrare i 750 anni del suo Palio con un'edizione che si preannuncia indimenticabile.
Domenica 7 settembre, prima dell'attesissima corsa in Piazza Alfieri, le vie del centro storico si trasformeranno in un grandioso affresco medievale grazie all'imponente corteo storico. Oltre milleduecento figuranti, in rappresentanza dei 21 Rioni, Borghi e Comuni partecipanti, daranno vita a una sfilata che rievoca la storia della città tra il XII e il XV secolo.
Ogni comitato ha scelto un tema specifico, frutto di un'accurata ricerca storica, per raccontare un frammento del ricco passato astigiano. Dai rapporti commerciali con Genova al ruolo delle confraternite, dalla moda del Quattrocento alle gesta di eroine dimenticate, il corteo del 2025 offrirà uno spaccato vivido e affascinante della vita medievale.
I temi del corteo storico 2025
Di seguito l'elenco completo dei temi scelti, che unisce il titolo ufficiale a una sintesi del suo significato.
Borgo Viatosto - Dal Sol Invictus a Cristo: l'evoluzione nel Medioevo delle festività natalizie. La sfilata rappresenta la transizione delle celebrazioni invernali dalle antiche feste pagane romane, come i Saturnalia e il Sol Invictus, all'affermazione del Natale cristiano, simboleggiato dalla nascita di Gesù come "Sole di giustizia".
Comune di Baldichieri - Donna e amore: strumento di raffinamento spirituale. Il tema esplora come, con l'avvento della cavalleria, l'amore per la donna sia diventato un percorso di elevazione spirituale per l'uomo, un ideale appreso dai mercanti astigiani nelle corti francesi e che ha influenzato profondamente la cultura locale.
Borgo Don Bosco: La venerazione dei santi attraverso l'iconografia sul territorio astigiano. Il corteo illustra come la devozione popolare e le donazioni delle famiglie nobili abbiano alimentato la creazione di importanti opere d'arte sacra, come affreschi e icone, che raffiguravano i santi e fungevano da punto d'incontro tra i fedeli e il divino.
Borgo San Pietro: Il libro del cavaliere errante. Viene messo in scena il romanzo cavalleresco di Tommaso III Marchese di Saluzzo, che narra il viaggio metaforico di un cavaliere tra le corti del Dio Amore e della Dama Fortuna, fino a trovare nella fede in Cristo l'unica via per la salvezza.
Borgo San Marzanotto: Asti medievale tra finanza e commercio: la fiera. La rappresentazione si concentra sul ruolo di Asti come crocevia commerciale, dove si tenevano importanti fiere che attiravano mercanti da tutta Europa per lo scambio di merci pregiate e dove i banchieri astigiani offrivano i loro cruciali servizi finanziari.
Borgo San Lazzaro: Araldi pubblici e banditori nel Medioevo astese. La sfilata rievoca la figura dell'araldo, il "mestiere di parola" fondamentale per la vita cittadina. Era suo compito annunciare nuove leggi, sentenze e notizie importanti, rappresentando un vettore essenziale del potere politico in un'epoca a maggioranza analfabeta.
Rione San Martino San Rocco: La nomina di Sinibaldo Solaro a podestà di Alba. Viene raccontato un episodio di prestigio per Asti: la nomina, nel 1296, di Sinibaldo Solaro, membro di una delle più potenti famiglie di mercanti e banchieri astigiani, a podestà della città di Alba, un incarico che rafforzava l'influenza della città.
Comune di Canelli: "Conviti et bacanali" in chiesa: la medievale Confraria dello Spirito Santo a Canelli. Il corteo mette in scena l'attività delle confraternite laicali medievali, che organizzavano grandi pranzi pubblici e gratuiti per i bisognosi, unendo carità cristiana e momenti di festa talmente vivaci da essere definiti "baccanali".
Comune di Montechiaro: Il contributo di Montechiaro nella realizzazione delle mura di Asti. Si celebra il ruolo attivo del borgo nella difesa del territorio astigiano durante il Trecento, fornendo materiali e manodopera per la costruzione delle imponenti mura cittadine, un aiuto che venne riconosciuto con l'iscrizione "Monsclarus" su un tratto delle fortificazioni.
Borgo Santa Maria Nuova: Il colore nel Medioevo tra importanza pratica e significato simbolico. La sfilata esplora il mondo dei colori, dall'importanza nell'araldica alla figura del tintore, un artigiano ricco e potente che, manipolando sostanze pericolose, creava i tessuti colorati destinati alle botteghe di tutta Europa.
Rione San Paolo: "Sangtarh-e Ghodrat", pietre di potere: gli scacchi, la danza strategica del Medioevo. Il corteo ripercorre l'arrivo degli scacchi in Europa dall'Oriente, non solo come gioco ma come simbolo di strategia, intelligenza e potere, con ogni pezzo a rappresentare un ruolo specifico della gerarchia sociale medievale.
Rione Cattedrale: Moda e lusso nei testamenti dell'Archivio Capitolare di Asti. Attraverso la lettura di antichi testamenti, viene dipinto il ritratto di una società astigiana attenta alla moda, dove abiti e ornamenti preziosi erano considerati beni di pregio da includere nei lasciti ereditari, a testimonianza del proprio status sociale.
Comune di San Damiano: Le opere di misericordia: tra carità e Confraternite. La rappresentazione si focalizza sulle sette opere di misericordia corporale (come nutrire gli affamati e vestire gli ignudi) e sul ruolo delle confraternite, che si riunivano per prestare aiuto e sollievo ai più bisognosi.
Comune di Moncalvo: La Fantesca di Moncalvo: quando il coraggio è donna. Viene narrato l'eroico episodio in cui una coraggiosa fantesca, con l'aiuto di altre donne armate di attrezzi agricoli, sventa un tradimento e salva la fortezza di Moncalvo da un assalto, diventando simbolo del coraggio del suo popolo.
Comune di Castell'Alfero: I Bestiari medievali tra allegoria e araldica. Il tema esplora il mondo dei bestiari, i libri in cui teologi e monaci traevano insegnamenti morali dall'osservazione degli animali. Queste figure, reali o fantastiche, popolavano anche i blasoni delle casate nobiliari, simboleggiando forza e potere.
Comune di Nizza Monferrato: I tarocchi: da strumento di intrattenimento a mezzo di espressione di prestigio. Il corteo mette in scena i preziosi mazzi di tarocchi Visconti-Sforza, finemente decorati, che nel XV secolo non erano solo un gioco, ma un simbolo del prestigio e della ricchezza delle famiglie che li commissionavano, diffondendosi anche nelle corti astigiane.
Rione San Silvestro: Gian Galeazzo Visconti e il Giubileo dei Due Papi: reliquie ed indulgenze. Viene rievocato il Giubileo del 1389, segnato dallo Scisma d'Occidente. In questo contesto, l'astuto Gian Galeazzo Visconti ottenne dal Papa la possibilità di concedere l'indulgenza a chi visitava le sue terre, trasformando un evento spirituale in un'opportunità economica e politica.
Borgo Tanaro Trincere Torrazzo: Alla fiera della vanità: il mercato della moda femminile in Asti medievale. La sfilata ricrea l'animato mercato della moda astigiana del Quattrocento, dove dame e popolane potevano trovare tessuti preziosi, pellicce e ogni tipo di accessorio, come cuffiette di seta, pettini d'avorio e gioielli, per seguire le ultime tendenze.
Rione San Secondo: Rapporti commerciali tra Asti e Genova, dalle fiere d'Oltralpe al vicino Oriente. Viene rappresentato il forte legame commerciale tra Asti e Genova. Grazie alla sua posizione strategica, Asti era un punto nevralgico per i mercanti che, attraverso il porto ligure, scambiavano merci e idee con tutto il Mediterraneo e il Vicino Oriente.
Rione Santa Caterina: "Le donne, le loro privazioni e il gesto estremo: la ruota degli innocenti". Il corteo è dedicato alla condizione femminile nel Medioevo e alla "ruota degli innocenti", un congegno che permetteva alle donne di abbandonare in anonimato i neonati indesiderati presso ospedali e orfanotrofi, offrendo loro una speranza di vita.
Borgo Torretta: Il Trionfo. Il borgo, vincitore del Palio 2024, mette in scena la celebrazione della propria vittoria. La sfilata è un vero e proprio "trionfo" ricco di simboli e allegorie, con dame che rappresentano le virtù cardinali e un carro trionfale su cui la Vittoria gira la ruota della Fortuna.