Attualità - 16 agosto 2025, 13:03

I sabati della prevenzione della Regione: focus sul botulismo alimentare

Come riconoscere e prevenire una delle intossicazioni più pericolose attraverso pratiche sicure in cucina

Foto generata con ausili dell'AI

Foto generata con ausili dell'AI

La Regione Piemonte, attraverso la rubrica settimanale "I sabati della prevenzione", dedica questa settimana un approfondimento al botulismo alimentare, una problematica sanitaria che le cronache recenti hanno riportato all'attenzione pubblica con episodi drammatici che hanno causato diversi decessi.

Che cos'è il botulismo: una sindrome rara ma letale

Il botulismo rappresenta una rara ma potenzialmente letale sindrome neuroparalitica provocata dall'azione di una tossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum. La prima documentazione scientifica di questa patologia risale al 1820 in Germania, quando un focolaio si verificò in seguito al consumo di salsicce contaminate.

Il microrganismo responsabile fu identificato alcuni decenni più tardi su un prosciutto che aveva causato un'intossicazione in Belgio, ricevendo il nome di Bacillus botulinus dalla parola latina "botulus", che significa salsiccia. Questa denominazione sottolinea il legame storico tra la malattia e i prodotti di salumeria.

Il meccanismo dell'intossicazione

Nonostante l'origine batterica della sindrome, le vere responsabili della sintomatologia sono le tossine prodotte dai batteri stessi. 

Il botulismo non costituisce quindi un'infezione alimentare in senso stretto, ma un'intossicazione. La pericolosità di questa patologia è amplificata dalla potenza estrema della tossina botulinica: è sufficiente una quantità minima pari a 1×10⁻⁸ grammi per determinare la morte, rendendo questa sostanza uno dei veleni più potenti conosciuti dall'uomo.

Condizioni ambientali per lo sviluppo del batterio

Il Clostridium botulinum richiede condizioni ambientali molto specifiche che devono verificarsi contemporaneamente per svilupparsi e produrre la tossina. Questa caratteristica spiega la relativamente scarsa incidenza dell'intossicazione:

Assenza di aria (condizioni di anaerobiosi)
Temperatura superiore a 10°C
Attività dell'acqua superiore al 94%
pH superiore a 4,5
Concentrazione di sale inferiore al 7-8%
Assenza di nitrati
Presenza di altre forme microbiche che possono creare condizioni favorevoli

Il rischio nelle produzioni industriali è pressoché nullo quando vengono adottate le precauzioni igieniche adeguate, mentre risultano più pericolose le preparazioni casalinghe, soprattutto le conserve poco acide.

Le forme cliniche del botulismo

La patologia si manifesta in tre forme principali:

Botulismo alimentare: la forma più comune, causata dall'ingestione di cibo contaminato con la tossina botulinica.

Botulismo infantile: colpisce esclusivamente i bambini sotto i 12 mesi di età ed è dovuto all'ingestione di spore di Clostridium botulinum. Il miele rappresenta uno dei principali veicoli di questa patologia e va quindi evitato nei primi mesi di vita.

Botulismo da lesione: conseguente all'infezione di ferite con successiva produzione locale di tossine. Questa forma è in crescita tra le persone tossicodipendenti per l'iniezione di droghe preparate in condizioni non igieniche.

Sintomi e decorso clinico

La sintomatologia si manifesta tipicamente tra le 18 e le 48 ore successive all'ingestione dell'alimento contaminato, anche se in casi eccezionali il tempo di incubazione può estendersi fino a 8 giorni.

I primi sintomi includono disturbi gastroenterici come nausea, vomito e diarrea, seguiti da disturbi neurologici specifici: problemi della vista, difficoltà di deglutizione, secchezza delle fauci, difficoltà di parola e deambulazione. Nelle forme più gravi si verificano difficoltà respiratoria e morte nel 70% dei casi non trattati.

Esiste un siero antibotulinico specifico, tuttavia la sua efficacia dipende dalla tempestività della somministrazione, rendendo fondamentale il riconoscimento precoce dei sintomi.

Classificazione dei ceppi e alimenti a rischio

I diversi ceppi di botulino mostrano una predilezione per specifici alimenti:
Tipo A: conserve di carne e verdure
Tipo B: prodotti a base di carne
Tipo E: prodotti ittici
Tipo F: conserve a base di carne e pesce

La tossina viene facilmente distrutta dal calore (80°C per 15 minuti per i tipi A e B), mentre le spore possono resistere fino a 120°C.

I dati epidemiologici

Negli Stati Uniti, secondo il CDC, si registrano mediamente 110 casi di botulismo ogni anno: il 25% è riconducibile a botulismo alimentare, il 72% a quello pediatrico e circa il 3% a quello da ferita.

In Italia, nel periodo 2001-2020, sono stati confermati 452 casi su 1.039 sospetti. Di questi, 412 (91%) erano casi di botulismo alimentare, 36 (8%) infantile e 4 (1%) da ferita. Il numero di decessi è stato di 14, con un tasso di letalità del 3,1%, in diminuzione rispetto ai periodi precedenti.

Consigli pratici per la prevenzione

La prevenzione del botulismo si basa su pratiche corrette durante la preparazione e conservazione degli alimenti:

Nella selezione delle materie prime: utilizzare alimenti di prima qualità, privi di ammaccature, muffe o parti marce. Conservare le verdure in frigorifero solo per brevissimi periodi.

Durante la preparazione: lavare accuratamente le mani e i prodotti, eliminando completamente le tracce di terra. Utilizzare spazzolini dedicati esclusivamente agli alimenti e asciugare con panni puliti.

Per la sterilizzazione: impiegare contenitori piccoli (massimo 300-500 ml) sterilizzati mediante bollitura per almeno 10 minuti. Per le marmellate, utilizzare zucchero in quantità pari ad almeno il 50% del peso della frutta.

Nella cottura: cuocere i vegetali da conservare sott'olio o al naturale nella pentola a pressione per almeno 3 minuti, poiché sono necessari 120°C per distruggere le spore, temperatura non raggiungibile con la semplice ebollizione.

Misure aggiuntive di sicurezza: l'aggiunta di aceto e la conservazione sotto i 10°C riducono il rischio di sviluppo del microrganismo.

Segnali di allarme da non sottovalutare

È fondamentale scartare immediatamente le conserve che presentino:
Fuoriuscita di gas all'apertura
Presenza di bollicine
Cattivo odore
Coperchi bombati

Questi prodotti non devono essere consumati né assaggiati, poiché anche un semplice assaggio può risultare estremamente pericoloso. È importante ricordare che il botulino non porta necessariamente a odori strani.

Per i prodotti ittici, è consigliabile eviscerare i pesci immediatamente dopo la pesca o l'acquisto. I prodotti industriali risultano generalmente sicuri grazie alla presenza di nitrati e nitriti, additivi in grado di inattivare il botulino.

Gestione del sospetto di contaminazione

In caso di sospetta contaminazione, è essenziale disinfettare tutti gli utensili da cucina mediante bollitura o trattamento con ipoclorito di sodio, evitando la diffusione della contaminazione.

La consapevolezza e l'adozione di pratiche sicure in cucina rappresentano gli strumenti più efficaci per prevenire questa grave intossicazione, permettendo di continuare a preparare conserve casalinghe in totale sicurezza.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare i siti specializzati del CEIRSA e dell'Istituto Superiore di Sanità, che forniscono aggiornamenti costanti sui sistemi di sorveglianza nazionale del botulismo.

Redazione

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