L’Italia della musica e della televisione piange Pippo Baudo, volto simbolo del piccolo schermo e storico padrone di casa del Festival di Sanremo, morto ieri, 16 agosto.
Tra i tanti messaggi di cordoglio spicca quello del cantautore astigiano Danilo Amerio, che lo ha voluto ricordare con parole di affetto e riconoscenza.
"Oggi se ne va un pezzo di storia della televisione e della musica italiana – ha scritto Amerio – ma soprattutto un uomo straordinario che ho avuto la fortuna di conoscere e chiamare amico. Grazie Pippo, per tutto quello che sei stato e per ciò che hai rappresentato per noi artisti. Da oggi la musica non sarà più la stessa! Ti porterò sempre nel cuore".
Un ricordo personale, quello di Amerio, che con Baudo aveva condiviso l’esperienza del Festival: nel 1993 partecipò a Sanremo Giovani con "Quelli come noi" e l’anno successivo tornò all’Ariston, tra i big, con il brano "Bisogno d’amore", classificandosi al sesto posto
Non fu l’unico astigiano a calcare quel palco nell’era Baudo: nel 1994 anche Giorgio Faletti, con la sua indimenticabile "Signor Tenente", conquistò pubblico e critica lasciando un segno profondo nella storia della kermesse.
La scomparsa di Pippo Baudo lascia un vuoto enorme nello spettacolo italiano. Il suo nome resta legato a decenni di televisione e al Festival di Sanremo, di cui è stato per lungo tempo l’anima e il volto più rappresentativo.