Attualità - 27 agosto 2025, 08:46

Nord Astigiano in lutto: è morto il vescovo emerito Cesare Nosiglia

Il prelato si è spento questa notte a 80 anni. È stato il vescovo anche di diverse parrocchie dell' alto Astigiano. Venerdì i funerali in Duomo

Nord Astigiano in lutto: è morto il vescovo emerito Cesare Nosiglia

Diocesi di Torino e di Susa in lutto per la morte di mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino dal 2010 al 2022 e Amministratore Apostolico di Susa dal 2019 al 2022. Nosiglia è morto questa notte alle 2.15 presso l’Hospice Cottolengo di Chieri, dove era stato trasferito pochi giorni fa dall’Ospedale Gradenigo di Torino: era stato colpito da una malattia respiratoria. Il religioso aveva 80 anni.

Venerdì i funerali

I funerali saranno celebrati venerdì presso il Duomo di Torino alle 15.30 dal Cardinale Roberto Repole. E' stato proprio quest'ultimo ad annunciare la scomparsa: "ho potuto visitare Nosiglia fino all’ultimo giorno e accompagnarlo nella preghiera. Uno dei primi ricordi che affiorano in queste ore è lo stile del suo servizio alla Chiesa e alla città, uno stile instancabile: non si fermava mai, tanti lo ricordano così. Credo che Torino e Susa conserveranno memoria grata del suo desiderio di stare a fianco dei poveri e dei carcerati, dei migranti, dei lavoratori delle tante aziende in crisi: ha cercato di scuotere le coscienze e di mobilitare la solidarietà, penso che sia stato il suo dono più bello”. Commosse parole di cordoglio sono arrivate anche da mons. Alfonso Badini Confalonieri, Vescovo emerito di Susa e predecessore di Nosiglia: “porto nel cuore il ricordo di un pastore buono e innamorato della Chiesa; Susa e la Valle lo ricorderanno con riconoscenza anche per aver posto le basi per l’avvicinamento alla Diocesi di Torino, un cammino di integrazione che è ormai in pieno svolgimento e che prosegue verso l’integrazione delle comunità cristiane”

La camera ardente

A partire da questo pomeriggio alle 15.30 sarà aperta la camera ardente al Santuario della Consolata: sempre qui domani alle 21 ci sarà la veglia funebre.

La biografia

Nosiglia era nato a Rossiglione, provincia di Genova, il 5 ottobre 1944: si formò nei Seminari di Acqui Terme e Rivoli.

Prete dal 29 giugno 1968, prosegue gli studi di Teologia e Sacra Scrittura a Roma. Dal 1971 al 1991 è vicedirettore e poi direttore dell’Ufficio Catechistico nazionale della Conferenza episcopale italiana.Il 14 settembre 1991, nominato da Giovanni Paolo II, viene consacrato vescovo dal cardinale Camillo Ruini.Nel 2000 è al vertice del Comitato che organizza il grande raduno per il Giubileo dei Giovani a Tor Vergata. Ma è anche moltoattento alle condizioni difficili degli emarginati, in particolare i senza casa e i nomadi.

La nomina a Vescovo

Benedetto XVI lo nomina arcivescovo di Torino, dove entrerà il 21 novembre 2010. La forte sensibilità ai temi sociali, maturata fin da ragazzo, lo porta a prendere posizioni pubbliche impegnative nelle numerose aree di crisi che caratterizzano le vicende di Torino e del Piemonte negli anni del «lungo addio» della Fiat. A questo «magistero di strada» mons. Nosiglia accompagna una forte attenzione per i giovani e le realtà del territorio.

Le "due città"

 È sua l’immagine delle "due città": la Torino dei benestanti e dei garantiti e quella, silenziosa e sempre più numerosa, dei fragili e degli emarginati.   
Altro campo forte di impegno è la Sindone. Nel 2013 l’arcivescovo promuove la prima ostensione dedicata in modo speciale ai malati e alle persone in sofferenza. Negli anni successivi ci saranno altre ostensioni che avranno per protagonisti i giovani, per il loro Giubileo straordinario e poi per l’incontro europeo delle comunità di Taizé, nel tempo travagliato del Covid.  Nel 2015 ci sarà l'ostensione pubblica, con la visita di due giorni di Papa Francesco a Torino. Bergoglio, dopo il saluto silenzioso alla Sindone in Duomo, si recherà nei luoghi da cui erano partiti per l’Argentina i suoi antenati, e incontrerà i giovani a Valdocco e poi nella grande celebrazione eucaristica in piazza Vittorio.

 Cirio " Il Piemonte perde un grande uomo di fede" 


“Con la scomparsa dell’Arcivescovo emerito Cesare Nosiglia, Torino e il Piemonte perdono un grande uomo di fede, innamorato di Dio, della Chiesa e degli uomini. Una voce preziosa, sempre attenta alla dignità della persona, come conferma la sua costante attenzione alla tutela del lavoro, dei lavoratori e delle lavoratrici delle aziende in crisi del nostro territorio negli anni in cui ha guidato con determinazione, amore e spirito di servizio la chiesa torinese. 

Non dimenticherò mai la sua vicinanza nei lunghi e drammatici mesi del Covid, e in particolare quando abbiamo pregato insieme di fronte alla Sindone, alla vigilia di una Pasqua difficile che, ancora di più in quell’occasione, doveva essere occasione di speranza e rinascita. Ai suoi cari e a tutta la comunità ecclesiastica il cordoglio mio e della Regione Piemonte”.

 "La scomparsa di monsignor Cesare Nosiglia è una perdita dolorosa per la città di Torino e per tutto il Piemonte. Ha saputo essere guida spirituale e punto di riferimento anche nella vita civile, sempre vicino ai lavoratori, ai poveri e a chi viveva situazioni di fragilità. A nome del Consiglio regionale esprimo cordoglio e vicinanza alla diocesi, alla comunità cristiana e a tutti coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato per il suo stile semplice, umile e autentico" dichiara il presidente del Consiglio regionale, Davide Nicco.

Cinzia Gatti

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