Attualità - 27 agosto 2025, 12:01

Piccioni, oggi il primo corso per l'abbattimento: tutto esaurito in poche ore

Davide Migliasso: "Non è il Far West, ma un piano serio. Mai visto tanto interesse. Contatti da altre province per adottarlo"

Piccioni,  oggi il primo corso per l'abbattimento: tutto esaurito in poche ore

Il piano di contenimento dei piccioni della Provincia di Asti sta riscuotendo un interesse straordinario da parte della cittadinanza. E' quanto afferma il consigliere provinciale delegato: a dimostrarlo è il fatto che in poche ore sono stati occupati tutti i posti disponibili per il primo corso di formazione per l'abbattimento dei piccioni, che si terrà oggi pomeriggio presso il salone provinciale.

"Una dimostrazione di quanto sia sentito questo problema arriva anche dal fatto che stiamo già quasi concludendo le disponibilità del secondo appuntamento che sarà il 4 settembre", ha dichiarato il consigliere provinciale Davide Migliasso, delegato alla caccia.

I corsi di formazione obbligatori

Il piano provinciale prevede che l'eliminazione in volo possa essere compiuta esclusivamente dai regolari possessori di porto d'armi che abbiano frequentato uno specifico corso di abilitazione. La risposta massiccia ha spinto la Provincia a organizzare altri due corsi a settembre: il primo il 4 settembre e il secondo a fine mese, con data ancora da definire. Le iscrizioni possono essere effettuate via mail all'indirizzo caccia.pesca@provincia.asti.it.

"Per ogni piano di contenimento fauna selvatica che come Consiglio Provinciale adottiamo, ci sono 3-4 sedute di formazione sia per i comuni che intendono aderire, sia per gli operatori che poi attuano i piani", ha spiegato Migliasso. "Tutti coloro che vogliono attuare questo piano devono assolutamente partecipare al corso di formazione, perché senza questa partecipazione non possono poi attuare il piano."

Sicurezza al primo posto

Il consigliere ha voluto fare chiarezza sulle modalità di attuazione del piano, rispondendo alle critiche di chi parla di "far west": "Non è che dopo aver fatto questa formazione ci si può mettere a sparare a casaccio. Possono partecipare soltanto coloro che sono in regolare possesso del porto d'armi in corso di validità."

Migliasso ha sottolineato che la sicurezza rappresenta un aspetto fondamentale: "I piani non prevedono l'utilizzo di armi da fuoco nei centri urbani o storici, dove vige il limite dei 50 km orari. In queste zone tutto viene fatto attraverso gabbie per la cattura degli animali. L'arma da fuoco è autorizzata solo nelle campagne, fuori dai centri abitati e a certe distanze dalle abitazioni."

Le alternative già sperimentate

Il piano di contenimento rappresenta l'ultima risorsa dopo aver testato metodi alternativi. "Strumentazioni come falchi, dissuasori acustici e sistemi allontana-piccioni sono state già provate e riprovate in diversi contesti, come a San Damiano", ha dichiarato Migliasso. "Abbiamo speso soldi pubblici inutilmente per strumentazioni che non hanno minimamente risolto il problema nemmeno a livello minimo."

Un problema generale che richiede soluzioni concrete

"Il problema dei piccioni è generale perché portano malattie, compromettono le condizioni igienico-sanitarie, causano danni all'agricoltura e al patrimonio immobiliare pubblico, privato e religioso", ha elencato il consigliere. "C'è anche il problema del decoro urbano per tutti gli escrementi che lasciano. Vengono chiamati animali spazzatura proprio perché vanno a beccare sulla spazzatura."

Il successo del piano astigiano sta attirando l'attenzione di altre province: "Da quando l'abbiamo adottato un mese fa, altre province ci stanno chiedendo di mandargli il piano perché anche loro, che ne erano sprovviste, lo vogliono adottare. È una richiesta di massa, non una volontà di questa amministrazione di fare il fenomeno."

Le proteste degli animalisti

Nonostante le proteste degli attivisti per la tutela degli animali, che hanno organizzato un sit-in sotto i portici e minacciano ricorsi al TAR, Migliasso si dice determinato ad andare avanti: "Andiamo avanti per la nostra strada perché riteniamo che questa sia quella giusta. Siamo convinti di quello che abbiamo fatto e dei vari piani che abbiamo dato."

Il piano è già operativo dal giorno successivo all'approvazione della delibera, che aveva clausola di immediata esecutività. "È un problema mondiale", conclude Migliasso. "Se vai in qualsiasi città all'estero il problema dei piccioni c'è ovunque. È ormai un disastro che compromette l'igiene e la vivibilità urbana."

Alessandro Franco

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